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Acqua Inquinata. Perchè l'asl di Teramo non ha rispettato la Trasparenza?

di Giancarlo Falconi
3 minuti

A proposito del grave caso dell'inquinamento della fonte del Gran Sasso.
"La trasparenza nei confronti dei cittadini e della collettività rappresenta lo strumento essenziale per assicurare i valori costituzionali dell'imparzialità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione,
favorendo un controllo sull'attività pubblica attraverso la conoscenza dei servizi resi dall'amministrazione, delle loro caratteristiche e delle modalità di erogazione. La trasparenza è definita nell'art.1, comma 1, D.Lgs. 33/2013 "come accessibilità totale alle informazioni concernenti lorganizzazione e lattività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche"

Parole dell'asl di Teramo anzi della Legge dello Stato Italiano.
Eppure la Trasparenza non è stata rispettata e i dati non sono stati pubblicati nella sezione dei report ambientali.
Per quale motivo?
Chi è il dirigente responsabile della Trasparenza all'asl di Teramo?


Si Legge"...Il Responsabile della Trasparenza provvede a: a) monitorare sistematicamente l'adempimento degli obblighi di pubblicazione. Nel caso in cui si riscontrino inadempienze di livello significativo, rispetto alla completezza, chiarezza e aggiornamento delle informazioni pubblicate, il Responsabile solleciterà il Referente interessato a provvedere in merito in un termine concordato; in caso di mancato o incompleto riscontro alla richiesta di adempimento, il Responsabile provvede a darne segnalazione alla Direzione Generale, all'Organismo Indipendente di Valutazione e/o agli altri organismi che, in base alle circostanze, risultano interessati; b) predisporre, sulla base di report forniti dai Referenti, una relazione - con cadenza semestrale - sullo stato di attuazione del PTTI; la relazione è trasmessa alla Direzione Generale e all'Organismo Indipendente di Valutazione e pubblicata sul sito web aziendale; c) supportare l'Organismo Indipendente di Valutazione aziendale ai fini dello svolgimento delle attività di competenza, mediante la predisposizione di una tabella di riscontro degli obblighi di pubblicazione previsti dalla vigente normativa; 10 d) predisporre eventuali ulteriori programmi operativi in conseguenza delle azioni di monitoraggio sopra evidenziate".

Poi ancora "Per quanto riguarda l'informazione ambientale, restano ferme le disposizioni di maggior tutela recate dalle norme di settore: il Dlgs 152/2006 (articolo 3), la legge 108/2001 (ratifica della Convenzione di Aarhus del 1998, testo base a livello Ue sull'accesso alle informazioni ambientali e alla giustizia ambientale) e il Dlgs 195/2005 che in attuazione della direttiva 2003/4/Ce ha regolato forme e modi dell'accesso del pubblico alle informazioni ambientali. Ma ora le Amministrazioni saranno obbligate a dare evidenza a queste informazioni sui loro siti, in una apposita sezione facilmente individuabile denominata "Informazioni ambientali" affinché il cittadino possa accedervi facilmente. La pubblicazione delle informazioni non è subordinata ad accordi tra Amministrazioni centrali e periferiche (ex articolo 11, Dlgs 195/2005), anche se restano validi accordi tra Stato, Regioni ed Enti locali che diano tutele maggiori di quelle del provvedimento in parola.
Tra le disposizioni del Dlgs 33/2013 spicca anche l'istituzione dell'accesso civico: chiunque può, senza obbligo di motivazione, chiedere alla pubblica Amministrazione dati e atti che non siano stati pubblicati. Restano in piedi tutte le norme sui limiti all'accesso alle informazioni (per motivi di sicurezza e privacy) così come disciplinati dalla normativa vigente".


Nessuno risponde.
Nessuno al Ruzzo, in Regione o all'Arta.
Non solo all'asl di Teramo. 
Tutti responsabili.
Chiare, fresche e dolci acque.
Altro che trasparenza.  

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Commenti

Caro Giancarlo come possiamo pretendere informazioni così gravi in un periodo così caldo in cui tutti gli enti e la presidenza del consiglio e della repubblica ci stavano attaccando la costituzione convincendoci a chiederla elettoralmente. Se non rispondono possiamo chiedere la testa di tutti questi Vertici?
Caro Giancarlo, se hai il regolamento, hai anche la delibera di nomina di questo dirigente. Più che per le distrazioni da referendum, il soggetto sará distratto dai numerosi incarichi attribuiti e autoattribuitisi. Vai a vedere, Giancarlo, quanti incarichi e di quale peso, poi divertiti a leggerne il cv.