Chi sono i Si rivedono?
Quando a casa si rimangiano i chi si rivedono, si degustano, in realtà, gli avanzi del pranzo.
La strana coppia dei chi si rivede dell'Ente Parco GRan Sasso e Monti della Laga, è formata dall'ex direttore, Marcello Maranella e dall'ex presidente ora cda Rai, Arturo Diaconale, entrambi transfughi nella Fondazione Gran Sasso.
Una storia da urlo.
Esiste l'assurdo dell'assurdo che diventa così assurdo, che in fondo poteva esssere ancora più assurdo, assurdamente e qualunquemente di avverbi.
L'assunto è una sintesi di qualche mese fa.
"Che cosa scrivevamo nel 2015?
Io vorrei l'autografo dell'ex direttore dell'Ente PArco, Maranella e dell'attuale presidente Diaconale.
Semplicemente perchè li ho studiati e mi hanno fatto compagnia in lunghe serate di letture.
Un pò come i personaggi senza filtri di Kafka e Bukowski.
Vi racconterò una storia lunga centinaia di documenti.
Quattro cariche di pipa con pochi cerini.
Il rum era agricolo.
Molto agricolo.
Mezzo bicchierino praticamente un sorso per accompaganre il tabacco.
La pipa la solita. Regalata da un mio amico.
Noto avvocato di Ischia e collega nell'arma dei Carabinieri di tanti anni fa ( Operazione Partenope 1995).
La storia ha inizio a Montorio.
Lo studio è di un noto notaio senza nota a margine.
La stipula di un atto di Fondazione, valore 50 mila euro.
Settembre 2013.
I sottoscritti erano i nostri miti di riti.
Arturo Diaconale e Marcello Maranella.
"La Fondazione Gran Sasso che tra l'altro vuole perseguire finalità di solidarietà sociale, di tutela ambientale e di valorizzazione del territorio, anche mediante la promozione di tutte le attività correlate al territorio del Parco".
In fondo ciò che fa anche il Parco ma questa è un'altra storia.
In fondo la Fondazione Gran Sasso è una brillante e legale idea, vicina al Bio Parco Laziale e capace nel futuro prossimo il recupero di aree, borghi, centri e attività relativi al territorio ricompreso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Applausi.
Tutto ovviamente regolare.
Vi lascio con una domanda.
Chi ha compartecipato, anzi, quale ente pubblico, di cui noi siamo a conoscenza, ha compartecipato alla Fondazione sottoscritta dal duo Diaconale/Maranella?
L'Ente Parco, ovviamente, del Presidente Diaconale e dell'ex direttore Maranella.
Esattamente con 41.283 euro di cui 40mila come quota associativa e 1283 euro per acquisto mobili e attrezzature.
Mentre sogno di presentare Diaconale e Maranella della Fondazione Gran Sasso a Diaconale Maranella dell'Ente Parco, mentre la Uil del duo Di Giammartino-Matè continua a scrivere per ricevere atti e notizie sul fondo salario accessorio per gli anni 2012, 2013, 2014...mentre succede tutto...nel più assoluto silenzio...c'è un consiglio che aleggia.
Razzi ci suggerisce di farci....una Fondazione nostra.....
Il Direttore Maranella di proroga in proroga, arriva all'agognata e meritatissima pensione.
Che fine hanno fatto i 40 mila euro di soldi pubblici?
Quando si potrà assistere ad un'attività della Fondazione Gran Sasso finanziata e rendicontata con i soldi pubblici?
Diaconale Maranella per Maranella Diaconale, esiste ancora il conflitto d'interessi?
La Guardia di Finanza è interessata? Agosto 2016.
Ecco il metafisico.
La vetrina dell'ente parco.
Presidente l'avv. Tommaso Navarra ex consulente dell'ente.
L'occasione è di ascolto musicale.
Progetto sulla liuteria abruzzese.
Previsti interventi del presidente della Fondazione Gran Sasso, Arturo Diaconale e del direttore della Fondazione Gran Sasso, Marcello Maranella.
Le mani si spellano nel ricordo di altre coppie da spettacolo, Totò e Peppino, Gianni e Pinotto, Franco e Ciccio.
Che cosa ne penserà il neo direttore Domenico Nicoletti?
Riuscirà nell'impresa di prendere una posizione in merito?
...sarebbe veramente assurdo. Ora non esageriamo.
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Commenti
40mila e spiccioli in Italia non fanno testo, quello che oltre questo mi fa schifo è che tutto il territorio del parco è abbandonato a se stesso. Nei sentieri non ci sono più cartelli e segnavia, se non quelli del cai, le auto, le moto e i fuoristrada scorazzano indisturbati, le sorgenti sono ormai coperte di vegetazione e inaccessibili. Tutti i pannelli illustrativi sono distrutti causa maltempo e incuria... poi val sulle alpi e non riesci a perderti neanche se lo fai di proposito.