Abbiamo letto con piacere l’articolo, e dico con piacere, perché tutto ciò che può servire a rompere il silenzio nei confronti di grandi e piccoli problemi che affliggono le lavoratrici e i lavoratori, va considerato un grandissimo aiuto ai lavoratori stessi e al movimento sindacale, che purtroppo sempre più spesso, si trova in difficoltà, causa la profonda e lunghissima crisi che sta travolgendo fabbriche e luoghi di produzione. Il caso delle Time Office srl, ha poi dell’assurdo. La narrazione dei fatti in sintesi: - Alla lunga crisi aziendale, si è reagito con un uso massiccio di ammortizzatori sociali, purtroppo però non si è riusciti ad evitare il concordato e la messa in mobilità dei lavoratori. A questo punto i lavoratori, organizzati dal sindacato, di solito, fanno ricorso al fondo di solidarietà dell’INPS il quale copre il 100% del TFR e in proporzioni ridotte le ultime tre mensilità, incaricando l’INPS di sostituirsi ai lavoratori stessi, rientrando delle somme anticipate a piano concordatario concluso. Il presupposto fondamentale per il ricorso al fondo di solidarietà dell’INPS è il perfezionarsi del piano concordatario. - Qui purtroppo accade l’incredibile, il concordato non si è perfezionato con l’omologa, causa il ricorso da parte della Tercas, oggi gestita dalla Banca Popolare di Bari. - Senza l’omologa i lavoratori potrebbero percepire le somme dovute dalla Time Office srl, compreso il TFR, solo attraverso la vendita del corposo patrimonio aziendale, obiettivo purtroppo non semplice e soprattutto non celerissimo da raggiungere.
In questa situazione di grandissima difficoltà, in quanto non tutti hanno trovato un nuovo impiego, incassare il TFR e altre spettanze dovute, sarebbe stato di grande sollievo per i lavoratori e le loro famiglie. Si è fatto di tutto per raccogliere i bisogni legittimi:
1. Abbiamo sollecitato il Commissario
2. È stato chiesto di fissare la data dell’udienza per discutere il ricorso della Tercas
3. Si è chiamato in causa il Signor Prefetto
4. Si è chiesto aiuto al Presidente della Provincia, il quale è intervenuto con forza presso la Banca Popolare di Bari affinché rinunci al contezioso e permetta l’omologa del concordato. Tutto vano.
Siamo purtroppo all’amara considerazione: il fondo di solidarietà dell’INPS è stata una conquista dei lavoratori in quanto garanzia di poter in ogni caso percepire i propri soldi (il tfr è il salario differenziato) in un momento di debolezza e di grande necessità, causato dalla perdita del posto di lavoro. In questo caso purtroppo c’è un buco nella normativa che impedisce ingiustamente ai lavoratori della Time Office srl di percepire i propri legittimi soldi, contemporaneamente viene fatto un ricorso che da tempo impedisce l’omologa del concordato dalla Banca Tercas, ovvero da chi avrebbe la funzione primaria di favorire lo sviluppo del territorio e aiutare i cittadini che a loro volta gli affidano i propri risparmi. Visto l’assurdo caso dei lavoratori e delle lavoratrici della Time Office srl, possiamo dire che è ancora così?
Segretario Generale
Silvio Amicucci
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Commenti
Sono disoccupata da tre anni. Stesso iter di tutti i lavoratori appartenenti alle aziende di cui vi state occupando in questi giorni. Subito non realizzi il dramma. Gli ammortizzatori ti danno ossigeno ma poi quando tutto finisce ti ritrovi a fare i conti con una vita che poco ti è appartenuta. Sei tagliato fuori socialmente, economicamente, mentalmente...pensi che prima o poi le cose cambino ma nulla accade. Mi dispiace essere così cruda ma è un'analisi reale la mia. È un grido di dolore per una ferita che rimarrà sempre aperta e sanguinante. Solidarietà assoluta per tutti.
Che significa che dobbiamo aspettare un'eternità per il nostro T F R ? Il concordato non si è perfezionato con l'omologa? Allora anche noi operai non siamo perfezionati al licenziamento ! !