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Sicurezza delle Scuole: NOI NON CAPIAMO !!!

7 minuti

NOI NON CAPIAMO

La percezione di totale insicurezza è chiaro riguardi attualmente l’angoscia trasmessa dai recenti fatti di terrorismo jahdista ma soprattutto a Teramo dal terremoto,argomento molto attuale non solo per i Teramani ma per l’intero Centro Italia e, purtroppo, per qualsiasi settore coinvolga un’inesistente sistema di controllo inserito in un contesto di totale impunità. Uno Stato che non protegge il suo popolo e soprattutto i propri figli non può chiamarsi tale e se, per nostra fortuna ritornando al sisma, Teramo non ha avuto vittime, i numerosi morti dell’Italia Centrale degli ultimi anni e la strage impunita di San Giuliano gridano vendetta in tal senso e non vanno mai dimenticati. Noi abbiamo memoria corta e passivamente aspettiamo la prossima tragedia che darà di nuovo grandi titoloni sui giornali a grande effetto mediatico. Per decenni poi la ricerca delle responsabilità per arrivare ad uccidere la seconda volta con pene ridicole tipiche del nostro ex bel paese. Tutto troppo scontato. Tutto troppe volte ripetuto. Siamo i professionisti dell’intervento postumo al danno, professionisti del lucrare sulle altrui disgrazie, ignari del prevenire ma purtroppo non capiamo.

Le indagini giudiziarie relative alla vergogna di San Giuliano hanno stabilito che il crollo della scuola fu determinato da responsabilità umane: costruttori, progettisti, tecnico comunale e sindaco dell'epoca sono stati definitivamente condannati dalla corte di cassazione. Dopo quell’assurda tragedia si cominciò a parlare della cattiva qualità della costruzione, tra l'altro ristrutturata ed ampliata da poco e questo dovrebbe riportarci alla mente qualcosa. Le indagini successive stabilirono che, nonostante la scuola avesse subito rimaneggiamenti e persino una sopraelevazione, bambini e maestre vi erano stati fatti entrare senza neppure un collaudo.rererrererr

E noi ancora non capiamo.

La tragedia della scuola di San Giuliano mostra l'Italia peggiore, quella della truffa, dell’illecito, delle violazioni, del calpestamento continuo della legge e delle normative e della totale incapacità amministrativa. E di nuovo dovrebbe tornarci alla mente qualcosa. Mancanza dei calcoli necessari, mancanza dei collaudi, mancato rispetto delle norme e mancato adeguamento alla riclassificazione sismica in vigore. Ventisette bambini morti.

E noi ancora non capiamo.

La prevedibile farsa finale è che nessuno ha risarcito nessuno e nessuno è andato in galera per la morte di ventisette bambini e noi ancora non impariamo.

VENTISETTE BAMBINI MORTI.

C’è bisogno di conoscenza e consapevolezza di ciò che c’è intorno a noi e invece noi siamo ciechi e stupidi. Dobbiamo conoscere e saper valutare il rischio affinché l’attività di prevenzione sia prassi consolidata e non più stupida intenzione a tragedia avvenuta. Ma noi ancora non capiamo.

Il Presidente dell’Ance difende giustamente Teramo e invita i politici e le Istituzioni a valutazioni attente, approfondite e prudenti per non spopolare Teramo. C’è poco da valutare attentamente e per quanto riguarda i MUSP, mille volte SI e spero sia il si di tutti. Se i politici devono assumersi responsabilità è su quello che hanno fatto di Teramo e dei Teramani, non sicuramente nella riapertura di scuole che hanno indici di vulnerabilità molto bassi o comunque inferiori ai limiti previsti. Noi ancora non capiamo.

La vulnerabilità sismica è la predisposizione di una costruzione a subire danneggiamenti e crolli. L’apparente assenza di danni a scuole chiuse non significa niente, veramente non capiamo? Quanto più un edificio è vulnerabile, anche se non lo vediamo (per tipologia, progettazione inadeguata, scadente qualità di materiali, modalità di costruzione e scarsa manutenzione), tanto maggiori saranno le conseguenze sulla struttura di un evento, non necessariamente il primo o il secondo. Se da un lato non è possibile agire per modificare la pericolosità sismica del nostro territorio e ben poco si può fare per modificare l’esposizione al rischio sismico, dall’altro abbiamo invece l’obbligo di fornire scuole sicure e di ridurre la vulnerabilità delle costruzioni attuando così politiche di prevenzione e messa in sicurezza degli edifici.

Cito testualmente parte di uno dei decreti che ha ormai la barba bianca: ……omissis…..“gli interventi sono finanziati a valere sui fondi assegnati alla Regione Abruzzo con delibera CIPE n. 47 del 2009, ai sensi e per effetti dell'art. 4 comma 4 del decreto legge n. 39/2009 e l’individuazione degli edifici che fruiscono dei finanziamenti, nonché la modulazione delle risorse per ciascuno di essi, sono stati definiti dal Commissario delegato per la ricostruzione con decreto n. 61 del 17 maggio 2011, successivamente modificato con decreto n. 89 del 27 dicembre 2011. La finalità del Piano “Scuole d’Abruzzo –Il futuro in sicurezza” è dunque il raggiungimento di un livello di riduzione del rischio sismico per tutti gli edifici scolastici oggetto di intervento, attraverso la riparazione , il miglioramento, l’adeguamento sismico e ove ricorrano le condizioni, anche attraverso la sostituzione edilizia……….omissis…. pozzi europei a fondo perduto sono stati successivamente aperti e adesso il tutto necessita di celerità, forza e intelligenza amministrativa. Detto questo non abbiamo sicuramente scampo ma, cercare nuove frettolose perizie tecniche per portare uno 0,1 a 0,2 è atto ridicolo che non risolve niente, così come dire baggianate del tipo che un indice di vulnerabilità di 0,2 può essere sufficiente in una fascia ad alta sismicità come quella dell’Italia Centrale, dove il valore limite minimo stabilito dopo il sisma Aquilano e 0.65 e il valore indicato è 1. Mi meraviglio dei comitati dei genitori se solo semplicemente aspettano questi dati come materia di discussione. COMBATTETE. Per la vita e il futuro dei vostri figli perché chi poco capisce in questo ex bel Paese, poco dovrebbe parlare e, il primo che intingerà la mano nel piatto a trasmettere tranquillità con uno 0.21, è LUI il traditore  e dovrà essere messo alla gogna e preso a calci in culo per l’eternità.

La sicurezza nasce da un binomio inscindibile e cioè: PRENZIONE & REPRESSIONE. Noi siamo completamente ignari dell’una e dell’altra cosa e quindi dobbiamo essere fermati. Siamo una delle falle europee in questo senso e volontariamente trasgrediamo per occulti motivi, mettendo il popolo Italiano a rischio della vita. La politica Italiana non ha futuro, i nostri figli SI.

Una delle cause principali di morte durante un terremoto è il crollo degli edifici e, per ridurre la perdita di vite umane, l’unica cosa necessaria è rendere sicure le strutture edilizie. Oggi, le norme per le costruzioni in zone sismiche prevedono che gli edifici non si danneggino per terremoti di bassa intensità, non abbiano danni strutturali per terremoti di media intensità e non crollino in occasione di terremoti forti, pur potendo subire gravi danni. A questo sarebbero serviti i soldi messi a disposizione. Non abbiamo fatto niente,perché noi veramente siamo stupidi e non capiamo. Sono state sovraccaricate scuole con indici di vulnerabilità bassi, sono stati spesi milioni per ristrutturare scuole che dovranno essere abbattute e noi guardiamo giocare con la vita dei nostri figli con una passività disarmante, dando priorità alle nostre esigenze e perdendo di vista quello che non ci tornerebbe mai indietro. A noi assumere atteggiamento degno smettendola di sperare il tutto accada nell’orticello di fianco e non nel nostro. Per adesso ringraziamo chi ha miracolato le nostre famiglie facendo sì che scuole di carta non si siano accartocciate sopra la testa dei nostri figli.

Giovanni Foschi

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Commenti

Non so se sia vero ma pare faranno firmare una liberatoria ai genitori e se fosse vero io non firmerò e che si sono dati indici più bassi per avere di più dal governo . Il vero problema è che ormai non crediamo più a nessuno perché ci sono sempre interessi dietro e per questo ci sentiamo impotenti.

Se l'assessorissimo all'istruzione Caterina Provvisiero e il nostro Grandisssssimo Sindaco Brucchi, che tutti i comuni limitrofi ci invidiano, avessero l'umiltà e il buon senso di darci una risposta.....visto l'apertura delle scuole imminente.....

Io sono convinto che tutta la cittá di Teramo debba prendere atto che le scuole siano da rifare. Se si mettono in testa questo i teramani, e i politici futuri lo pongono come prioritá di spesa, controllando le ruberie, facendo bandi seri e misurati, in capo a 5 anni le scuole saranno tutte nuove e sicure. Anche se non avete figli o nipoti, sappiate che le generazioni future, pagheranno le vostre pensioni e i vostri danni !!! Basta cazzate e interessi personali, avete rovinato tutto per guardare solo al vostro orticello!!!! Ma perché ve lo dico? tanto non capite.

Tutto nella norma, fanno finta di interessarsi, fanno tavoli, incontri, riunioni e aspettano che arrivi il giorno dell'apertura delle scuole. Poi come per magia, confidando nell'esasperazione dei genitori che non sanno dove mettere i propri figli, aprono tutte le scuole e se ne fottono del rischio che correranno i bambini / ragazzi. E incrociamo le dita che non accada nulla. A rimetterci saranno quei bambini / ragazzi che saranno in quelle scuole se dovesse accadere qualcosa mica loro i Politici felini ed associati, di destra e di sinistra.
Venghino signori Venghino in circo continua e noi anziché andare in piazza a protestare zitti con la testa sotto.