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La Provincia: Quando lo Stato va in ferie...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Lo Stato va in ferie.
Oggi la Provincia.
Domani il Comune, poi la Regione.
Dopo domani i Carabinieri, la Polizia , la Guardia Di Finanza.
Nel futuro prossimo, l'Ospedale.
Segnalazioni su segnalazioni.
Una provocazione.
Una boutade.
Una estensione ironica dell'impiegato statale.
Invece, no.

Quell'ordinanza, quel provvedimento senza pentimento, a firma del presidente o meglio del commissario liquidatore dell'Ente, Renzo Di Sabatino, esisteva veramente con tanto di giustificativi.
Premesse le politiche di bilancio degli Enti locali; considerato la riduzione drastica del personale  e la riduzione dell'afflusso di pubblico e della richiesta di servizi, ottica e ottimizzazione delle varie spese e ancora, bla, bla ,bla, il tutto, l'esemble si chiude annunciando la sospensione e non la chiusura degli uffici della Provincia.
Non chiusura ma sospensione.
Gli impiegati non ci sono perchè sospesi in aria, in una bolla vacanziera per i giorni 14, 16, 17, 18 Agosto. (da aggiungere il sabato e la domenica precedenti, il sabato e la domenica successivi. Totale ferie percepite ben 9 giorni.)
C'era una volta lo strumento del piano ferie, oggi, la Provincia di Teramo non è più un ente pubblico ma un pubblico esercizio.
Come un forno, una pescheria, una macelleria, un negozio di scarpe.
Chiuso.
Tranne il protocollo che non sarebbe avviato da altro ufficio e la polizia provinciale.

I Palazzi dello Stato, nella nostra idea di Stato, dovrebbero essere sempre aperti.
Spalancati.

Illuminati di notte e di giorno.
In un momento di crisi etica, morale, sociale ed economica.
Un tempio di esempi di valore e non allegorici carrozzoni di allegorie senza metafore.
In fondo gestisce ancora le strade distrutte che l'Anas non ha voluto come caso unicum in Abruzzo.
Un provvedimento serio avrebbe dovuto annunciare uno sciopero stradale di tutti i cittadini della provincia teramana nei giorni 14, 16, 17, e 18 Agosto.
Una questione di sicurezza.
Il futuro?
La settimana bianca di Natale.
Non ci dite che la Provincia non chiuderà per Natale?
Poi la Befana.
Poi Pasqua.
Poi i ponti, ponente ponte pì e la conta rimata del nostro Stato.
Siamo alla frutta ma senza essere dei fruttivendoli....

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Commenti

Lo Stato sta pian piano chiudendo, non e' chiaro ?!? Lo Stato chiude e sono scomparse le frontiere. Come togliere le porte e le finestre ad una casa dove ci sono bambini.
E cosi' che i nostri politici, i peggiori del mondo, hanno protetto il loro popolo, i loro figli !
Qui non c'è lavoro per i nostri ragazzi e loro pagano vitto e alloggio ai migranti. E tra loro, tra tante brave persone, anche alle bestie che falciano bambini sulle nostre strade come fossero birilli di un biliardo.
Io lo chiamerei Alto Tradimento verso lo Stato.
Un vero Politico si sarebbe suicidato per questo.
Ma per suicidarsi ci vuole dignita'.
State demolendo uno Stato che i nostri nonni e bisnonni hanno difeso pagando con la vita.
Fate vomitare...

Cosa ci sarebbe di tanto urgente??

Ma non ti chiedi di chi è la colpa?

Normale anormalità, la macchina dell'assuefazione all'assurdo avanza inesorabilmente.
Grazie Giancarlo