L'importanta della Ricostruzione ptos terremoto.
L'importanza della velocità di una burocrazia e di uomini lentissimi.
Una Città può essere condannata non dalla natura del terremoto, dalla mancata prevenzione ma da una politica inconsistente.
Cinque mila sfollati.
Cinque mila sgomberati.
Cinquemila possibili acquirenti di carne, pane, vestiti, benzina, occhiali, preservativi, giornali.
Nessun cantiere aperto.
Pratiche che giacciono a lunghi respiri e annunci.
Nel frattempo?
Le serrande si abbassano a Teramo e si alzano in altri comuni.
L'antica pescheria dell'anfiteatro.
Quasi trent'anni aprutini.
Quel profumo che impregnava le antiche pietre del teatro romano.
Di Romeo il gatto del Colosseo che in vacanza si leccava i baffi teramani.
Tutto chiuso.
Stessa crisi per i negozi intorno a tutto tondo.
Si resiste per investimento, storia, affetto.
L'ancora di salvezza?
I teramani devono tornare a Teramo.
Teramo si deve riscoprire amante della propria cultura e aprire al turismo religioso e museale.
Deve produrre se stessa insieme al suo Premio Teramo.
Deve rilanciare la propria immagine e creare un prodotto tipico.
Originale.
Attrattivo.
Social.
Senso di appartenenza.
La realtà?
Tutto chiuso come l'incapacità politica e amministrativa.
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Commenti
Beh ma non ci sta la sagra del calzone fritto del voto di scapriano?
con questi pseudo-politici, che sono un branco di incapaci, Teramo non si risolleverà più.
Mi dispiace sia dal punto di vista Teramano (città di adozione) che da quello Sambenedettese (città di nascita).
Spero ritorni presto
Quess è la luna che lu mare allucce.......
Certo che è anche vero che non tutto chiude per il terremoto, non diamo solo la colpa a lui.. informatevi bene prima di dire certe cose, ci sono attività che finché hanno potuto hanno "magnato" bene... poi arriva la concorrenza che ti crepa e allora è stato il terremoto!!
Ma per favore
Facciamo una bella festa della birra e riempiamo teramo