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Chi vuole distruggere il commercio a Teramo?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Chiacchiere a parte sulla qualità dei negozi, sulla gentilezza degli addetti alle vendite, sulla correttezza di alcuni sconti praticati, ciarle al vento, chi ha deciso di far fallire il commercio e l'economia teramana?
Non c'entra la diatriba tra Centro Storico e Centro Commerciale, ognuno ha il diritto, anzi, il dovere, di rendere più romantica e rinascimentale la propria vetrina barocca, una questione di correnti ma dopo la bruttezza dell'ipogeo, dopo la bruttezza dei lavori di corso San Giorgio, dopo la bruttezza della nuova discoteca all'aperto proprio al cospetto del palazzo di Governo, dopo il nulla a corso Cerulli e De Michetti, chi ha deciso di spegnere le luci.
Ennesimo buio in un Sabato sera in cui il centro commerciale di San Nicolò appariva come Las Vegas e Teramo, senza nome, una ignota cittadina prima di alcun segno di riconoscimento.
Illuminata dalle luci degli ultimi commercianti. Fino a quando?
Fino a quando il Centro Storico, cuore e anima di una vera Città non sarà preda della deliquenza comune e associata...

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Commenti

Grande Tristezza ........
Dopo anni che ci troviamo senza una visione a grande scala (poche idee e male applicate) gli scenari sono proprio di decadenza a tutti i livelli. Ognuno e ciascuno a vari livelli responsabile

Anni fa devi una sonora litigata con alcuni esponenti della dx cittadina. Osannavano il centro
Per me col tempo avrebbe distrutto la ns povera città. Proposi di sviluppare l'ex sera spea. Almeno era nel perimetro urbano..ma i terreni erano di altri e la compravendita avveniva alla luce del sole. Non occorrevano veggenti per vedere la brutta fine che ci aspttava

Ovviamente osannavano il centro commerciale di piano d'accio

Buongiorno a tutti.
Ok il centro commerciale è diciamo un nemico ma nulla toglie al centro storico. Secondo me una cosa da fare è mettere insieme i commercianti. Era stato progettato centro commerciale naturale...arrivati i soldi e sono stati spesi male. Adesso abbiamo il consorzio centro storico che giorni fa ha rinnovato le cariche . Purtroppo ogni commerciante del centro pensa al suo orticello. Ci vorrebbe un Capo ben visto da tutti che inizia a coordinare e far ripartire il centro. Il centro ha tutte le carte in regola per ripartire.....manca collaborazione ...........e le associazioni di categoria.
Buona giornata a tutti.

Teramo è stata uccisa da chi ha voluto l'università a Colleparco , di chi non ha difeso lo smantellamento dei vari enti ,di chi vorrebbe spostare l'Ospedale tra Teramo e Giulianova.
E' stata uccisa dai Teramani che sono troppo, troppo Cafoni

Teramo è stata uccisa dai nostri pseudo-politici che pensano solo alle loro poltrone.
Il famigerato Modello Teramo ha raggiunto il suo scopo : distruggere Teramo, ci è riuscito.

mi dispiace contraddire Giancarlo, ma a parte gli errori dell'amministrazione, la poca appetibilità del centro storico è stata dettata dal lassismo dei commercianti che non hanno capito che le persone vanno fuori se non si offre una motivazione e sopratutto se i prezzi sono più alti di altre cittadine (più o meno grandi) o su internet, e che pensavano di potere fare commercio nel 2018 come se fossimo negli anni 80. non regge più devono cambiare radicalmente i rapporti e poi non è secondario il discorso sulla correttezza dei prezzi praticati nei saldi (potrei fare un elenco di negozi che "taroccano" i prezzi di partenza) e la gentilezza, qui il cliente viene visto come uno da "spennare" e non come una opportunità.

non è colpa di nessuno se i teramani non fanno spese nei negozi del corso....forse sarebbe utile abbasssare i prezzi...o no???

Da utente amante del corso di Teramo anni 90 vedo diversi fattori:
1) Ambientale: il corso é brutto, con illuminazioni orribili e negozi (non tutti) vecchi e poco curati ed é stato chiuso dai lavori per due anni.
2) Commerciale: nel commercio i prezzi non sono un problema le furbate e le truffe si, alcuni commercianti dovrebbero capirlo. Inoltre confucio diceva "se non sai sorridere non aprire negozio" (evidentemente era giá venuto a Teramo).
3) Logistico: piuttosto che venire a Teramo le persone dei comuni limitrofi vanno a Ascoli, Pescara, San Benedetto: non é attraente.
4) Mentale: nei centri storici é bello passeggiare, scoprire nelle vie laterali i palazzi storici, le botteghe artigiane, le gallerie d'arte, i negozietti dell'assurdo, pub, bar e ristorantini piú o meno economici con specialitá nostrane, a Teramo hai zone buie, gentaglia, siringhe, puzza di urine e merde di cane...
FATE VOBIS

Una Associazione facente parte della nuova Alleanza Civica per Teramo (quella vera e non quella dove hanno trovato nel tempo riparo i seguaci di Attila e di Vercingetorige), nel suo Programma che sarà divulgato quanto prima, ha previsto soluzioni neppure troppo costose per la risoluzione di questo problema.
Vi faremo sapere!!!

Ecco, è tutto riassunto nelle prime cinque righe....il primo problema sono i commercianti stessi!

Che si facessero un giro nella vicina Ascoli, tanto per dire, magari apprendono qualcosa.....qualità dei negozi, varietà, disponibilità e gentilezza degli esercenti (addirittura salutano pure...!!)....tutto un altro mondo!
Sono anni che faccio compere ad Ascoli o San Benedetto...l'esercente teramano da me non avrà più un euro...

Il giornalista per me ha sbagliato il titolo ed il punto della situazione come del resto anche alcuni commenti. Il punto non è chi vuole distruggere il commercio a Teramo ma chi vuole continuare a distruggere Teramo. Una città abbandonata da tutti lasciata ora anche senza illuminazione. Lo stato del commercio è una conseguenza dell'abbandono stesso. Delle tariffe dei parcheggi, del decentramento di tutte quelle attività che portavano gente in centro. Si continua con la stessa politica che favorisce le periferie e non si fa niente per la nostra città anzi si fa di tutto per renderla meno attrattiva.
Una nota per coloro che hanno da dire contro i commercianti... Ma per piacere abbiate la coscienza di tacere perché non capire cosa vuol dire avere un esercizio commerciale aperto a Teramo. Mettete in confronto Ascoli con Teramo... Ma come si fa? Ci credo che i negozianti ascolani vi accolgono con un sorriso, hanno una città curata e piena di persone. I commercianti Teramani non hanno più da sorridere perché abbandonati insieme alle sorti di questa città che è diventata solo un dormitorio.

io ho girato quasi tutta l'Italia per motivi di lavoro e non ho mai trovato negozi dove la merce te la regalano. Il teramano medio ha sempre avuto questa "esterofilia" commerciale e poi si crede sempre più "fregno" degli altri ed è convinto di essere anche molto furbo, poi prende certe fregature...ma non lo dice perchè lui è SEMPRE fregno, invece è un po' coglione.