Avevamo scritto della dirigente di UniTe, Sabrina Saccomandi, nel raccomandi attenzione del piano anti corruzione.
Era il mese di Agosto del 2014.Si leggeva" L'UniTe ha rispettato il piano anticorruzione?
Nomi da squadra di calcio e fuoriclasse.
Cameli, Cipulli, De Bartolomeis, Garelli, Giovanelli, Massetti, Mazzarella, Melasechi, Musa, Saccomandi, Santucci, Di Domenico.
Tutte EP....e un serio D.
Elevate Professionalità.
Scusate, titolare di posizione organizzativa.
Eppure la legge sull'anticorruzione parla molto chiaro.
La Civit la spiega ancora meglio, basta una semplice ricerca.
"L’alternanza tra più professionisti nell’assunzione delle decisioni e internazionale nella gestione delle procedure, infatti, riduce il rischio che possano crearsi relazioni particolari tra amministrazioni ed utenti, con il conseguente consolidarsi di situazioni di privilegio e l’aspettativa a risposte illegali improntate a collusione”.
"La durata dell’incarico deve essere fissata al limite minimo legale” per un massimo di tre anni.
Invece, per il personale non dirigenziale, “la durata di permanenza nel settore deve essere prefissata da ciascuna amministrazione secondo criteri di ragionevolezza, preferibilmente non superiore a 5 anni”.
Settore Ricerca Innovazione Sviluppo Internazionalizzazione, l'elevata professionalità di Sabrina Saccomandi dal 2003 a oggi.
Undici anni.
Titolare di posizione organizzativa.
Va bene sarà stata una svista.
Ora la titolare di posizione organizzativa dell'Ateneo di Teramo è a Roma dove ricopre un incarico ministeriale dopo un rapido passaggio in Regione Abruzzo, scelta dal Governatore D'Alfonso secondo criteri prettamente meritocratici.
Una nomina durata come il tempo del Governatore D'Alfonso senza indagini della magistratura sulla sua persona.
Un lampo.
La Corte dei Conti con delibera numero 253/2016 negò il visto al decreto di nomina.
Varie motivazioni.
La d.ssa Saccomandi non potè rivestire il ruolo di dirigente dell'Ufficio Regionale Scolastico per diversi motivi.
In estrema sintesi la "cattivella " Corte dei Conti, scrive " Il ragionamento seguito dall’Amministrazione non può essere condiviso ed appare totalmente elusivo del contenuto della disposizione in esame”.
Per questo motivo la d.Ssa Saccomandi è diventata essenziale nella capitale.
Una triste fuga di cervelli che sarebbe utile al nostro glosioso ateno poter richiamare al ruolo di Direttore Generale.
Titoli a parte, ovviamente.
Sarà dura tra chi s'accomanderà in altre poltrone, chi userà una semplice raccomandata.
Nel toto direttori il nostro prima nome per la Terna è la d.ssa Saccomandi.
Comandi e s'accomodi.
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