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Richiesta di Trasparenza sulla gestione degli obitori a Teramo

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Ci siamo occupati della gestione degli obitori nell'asl di Teramo,in diversi articoli.
www.iduepunti.it/10_febbraio_2016/gestione-obitorio-verso-lennesima-proroga-o-avviso-pubblico
La vicenda è stata ripresa dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Riccardo Mercante.

“Fare chiarezza su come vengono gestiti gli obitori nei quattro ospedali della Provincia di Teramo e, soprattutto, sui costi esorbitanti che ne derivano”. È quanto chiesto dal Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, in una interrogazione indirizzata a D’Alfonso e Paolucci.

“Sono diversi anni – ha spiegato Mercante – che il servizio obitoriale nei presidi di Teramo, Giulianova, Atri e Sant’Omero non viene gestito direttamente dalla Asl di Teramo ma affidato all’esterno ad una ditta, che seppure scelta con gara pubblica, è sempre la stessa dal 2009 anche grazie alle continue proroghe. Una decisione da parte dei vertici dell’Azienda sanitaria che comporta una spesa enorme che, dal primo affidamento fino alla scadenza del prossimo, supera grandemente i tre milioni di Euro. Cifra, questa, spropositata e certamente più elevata di quella che la Asl sosterrebbe gestendo in proprio il servizio, con apposito personale specializzato. A ciò si aggiungano anche i dubbi sulla effettiva possibilità da parte della azienda affidataria di gestire gli obitori in base a quanto previsto dalla vigente normativa regionale.
È inconcepibile – ha continuato Mercante – che si taglino servizi e prestazioni essenziali  che incidono sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini, perché occorre risparmiare ed evitare gli sprechi, e poi si spendano soldi pubblici per servizi che la Asl potrebbe gestire direttamente. Senza dimenticare, poi, che quella  di Teramo è l’unica Asl in Abruzzo ad affidare il servizio all’esterno.

Ora  – ha concluso Mercante – spetterà a D’Alfonso e Paolucci rendere note a tutti le motivazioni di tale scelta dal momento che non si possono da un lato giustificare decisioni discutibili, come la soppressione dei quattro punti nascita o la chiusura indiscriminata di reparti e servizi nei nostri ospedali, con la necessità di ridurre i costi e dall’altro consentire una spendita di denaro superflua ed inutile.
Se si deve tagliare lo si faccia solo e soltanto se e dove possibile e mai a discapito dei cittadini”.

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Commenti

Ve la ricordate la famosa favola dove l'Orco diceva . " ucci ucci sento odor di...affarucci " ?
Non si può morire neanche in pace che sono pronti già a "fregarti " . Comprendo che il loro guadagno derivano dai decessi ma è scandaloso raddoppiare o triplicare i costi solo perché è necessario aver bisogno di loro! come anche gli affitti al cimitero.....
TASSE ULTRATERRENE Che dire allora della tassa sul caro estinto targata Renzi (legge Vaccari già al Senato) che prevede: 1) IVA + 10% su i servizi funebri (prima esente); 2) €30 rivalutabile annualmente per ogni operazione cimiteriale. Inoltre la tassa sulla MORTE prevede l'obbligo ai comuni di destinare il 20% della Tasi incassata ai cimiteri monumentali come il nostro, obbligando così i comuni ad aumentare le entrate! Praticamente quando ci arriverà la lettera di licenziamento dalla vita converrà trasferirsi in Bulgaria dove i morti non pagano TASSE! Com'è triste Venezia
Signor indignato anche quando è mancata prematuramente la sua maestra di italiano qualcuno è stato incaricato del servizio. Poteva rimboccarsi le maniche e provvedere lei, sarebbero state braccia rubate alla letteratura, ed evitare fregature alla famiglia della malcapitata.
Caro indignato , innanzitutto per non essere fregati c'è bisogno un po' più d'informazione, per storia l'occidente rifiuta l'argomento morte, quindi quando si ha bisogno di un servizio funebre per una perdita, tutti si prestano a dare un aiuto , l'amico, il conoscente, personale con camice bianco, badanti, portantini, associazioni ecc. ecc. Caro indignato tutto questo ha un prezzo, quindi svegliatevi.............................. per quanto riguarda il cimitero, le tariffe delle concessioni e le opere marmoree superano abbondantemente il costo di un funerale. Pasquale