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Teramo: Protesta dei commercianti del mercato. Trasferiti in mezzo ai topi...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

"La festa del cioccolato? Due bancarelle e il resto sono salumi e formaggi".
E ancora..."Ci hanno trasferito in mezzo ai topi e al nulla. Senza informazioni e senza igiene. Chiameremo la asl". In sintesi le proteste dei commercianti del Sabato teramano, sfrattati dalla loro solita collocazione per l'internazionale, scusate, universale festa del cioccolato. Uno sgarbo senza l'istituzionale rispetto di chi meriterebbe il giusto lignaggio della tradizione di un giorno di festa. I topi? Ballano come sempre in una Città senza la cultura della pulizia, senza politica e senza la giusta manutenzione. Lavori in corso da troppo tempo. Liberateci.

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Commenti

Non esageriamo, siete i primi a lasciare sporco...

CHICOLATE's Event into Teramum? I'm sorry!No Thanh's.

Una citta allo sfascio e all abbandono e questa amministrazione se ne frega continuando a tenere in piedi in uno stato comatoso.fatevi una passeggiata lungo ie vie interne di Teramo vecchia e sentirete l odore Dell abbandono il silenzio di case vuote e lo squallore di strade totte e sporcizia.il furto nella chiesa dello spirito santo in c.so porta romane non e' altro che l esempio dello sfascio.ma si può andare avanti cosi? Con un sindaco che non capisce o far finta di non capire lo stato della città? Una poltrona vale più di una citta intera? Spiegatelo alla gente ai t'era.ani alle prossime elezioni spiegatelo.perché spero che i cittadini hanno realmente inteso che tuo di gente governa in città

Brucchi quando va via e sempre tropo tardi!!! Si deve solo vergognare

Ci sono anche da considerare i continui cambiamenti di percorso per gli autobus urbani che stanno creando in molti utenti, specie se anziani, molta confusione nelle loro menti generando malumori e, a volte, rabbie manifeste. L’amministrazione comunale dovrebbe tener conto di queste problematiche. Non si può continuare a rivoluzionare il traffico urbano ogni settimana proponendo manifestazioni a ripetizione senza tener conto dei disagi quotidiani dei cittadini, specie quelli più deboli.