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Il sindacato dei medici diffida le 4 asl abruzzesi, il presidente Marsilio, l'ass. Veri per la loro e nostra salute...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

In Italia ci sono circa due mila tra medici e infermieri in isolamento volontario.
Solo a Bergamo e per difetto, circa 50 medici ospedalieri sono stati contagiati dal covid 19.
Il motivo?
Mancanza di presidi sanitari di sicurezza.
Stesso pericolo nella Regione Verde d'Europa.

Il Coordinamento Italiano Medici Ospedalieri della regione Abruzzo scende in campo con un vera e propria diffida legale.
Il Presidente Itala Corti e l'avv. del sindacato Rosella Ferrara hanno intimato alle 4 ASL abruzzesi ...

1) Al rispetto puntuale della normativa di riferimento e sopravvenuto nel contesto emergenziale corrente.

2) Ad adottare adeguate misure di contenimento del contagio

3) A richiedere con urgenza e senza ulteriori ritardi il test diagnostico COVID-19, quanto meno, per tutto il personale che ha comunicato contatti stretti con casi confermati quale unica misura, allo stato, efficace ai fini del reale contenimento del contagio ed a tutela della salute dei lavoratori e di terzi.

4) Ad adottare tutte le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
sui luoghi di lavoro ex art 15 TUSL e le misure tecniche organizzative e procedurali più
idonee alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori comunque esposti al rischio di cui in
oggetto ivi compresa l’effettuazione senza ulteriori ritardi del test di conferma COVID-19 a
tutti i dipendenti che riferiscano di contatto stretto con caso confermato.

5) E in ogni caso fornire idonei DD.PP.II. qualitativamente e quantitativamente conformi
a garantire dal rischio come sopra individuato anche qualora non valutato.

6) A dare seguito all’obbligo di trasmissione delle denunce di infortunio e dei certificati
all'Istituto assicuratore ed all’adempimento di tutti gli ulteriori obblighi su di esso Datore
gravanti ex DPR 1124/65 cui la fattispecie afferisce.

Invita e diffida il Presidente della Regione Marsilio e l'ass. alla Sanità

1)Attivare e favorire, senza indugio, l’organizzazione e l’apertura di Laboratori o
comunque ad individuare Laboratori anche fuori regione idonei ad effettuare test
diagnostici in numero sufficiente alle necessità del personale sanitario dell’intera Regione
Abruzzo.
 

2) A controllare e vigilare che presso tutte le AA.SS.LL. regionali vi sia il rispetto della quinta
normativa di emergenza vigente nonché di tutta quella a tutela e salvaguardia della salute dei
lavoratori e della sicurezza sui luoghi di lavoro e dunque il rispetto di tutti gli obblighi di cui
al d.lgs. 81/’08.

III) Stanti le competenze dei Sindaci, quali Autorità Sanitaria Locale ai sensi dell'art. 32 della legge n.
833/1978 e dell'art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998 corrente il caso di emergenza sanitaria, e dei
Prefetti quali Organi monocratici governativi e Autorità Sanitaria Provinciale

Invita Gli Ecc.mi Prefetti di Chieti, L’Aquila, Teramo e Pescara ed i Sindaci dei relativi Capoluoghi di provincia ad esercitare ogni e più opportuno potere d’ordinanza affinché le Aziende Sanitarie
adempiano a quanto diffidato loro nel rispetto delle norme vigenti ed affinché le medesime

Tutto a difesa dei medici ospedalieri e della nostra salute.

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Commenti

Un plus alla dr.a Itala corti sempre in prima linea nella difesa del personale sanitario.
Grazie.