Le dimissioni.
Il mio personale ringraziamento a Francesca Lucantoni.
Il suo unico atto politico e amministrativo.
Non ha chiesto scusa per non aver saputo gestire, ( dato, vi prego, di mera cronaca) due uffici, Cultura e Pubblica Istruzione, nonostante le premesse di Paolo Gatti (che mi deve il solito caffè, rigorosamente senza zucchero, ristretto e al massimo con galattosio), non ha fatto un semplice ed educato mea culpa, un confiteor con i suoi elettori e quelli di famiglia, ci lascia semplicemente per ragioni di lavoro.
Ha scelto il posto fisso.
Ci dimenticheremo la sua immagine zaloniana con il tempo di una parabola dalfonsiana.
Ora, Teramo, ha una Giunta a sei assessori.
Dodo, Alfonso Martina Di Sabatino ha raggiunto, finalmente, il suo primo obiettivo.
Non potrà chiedere per coerenza, onestà, rispetto per la gente, un aumento di assessori.
Il comune di Teramo risparmierà per i prossimi due anni e mezzo di fine legislatura, centomila euro.
Si potrebbero spendere per progetti di riqualificazione urbana, per gli spazi pubblici, per una start up, per il sociale, per le buche, per le scuole, per una manifestazione culturale di cui essere unici.
I soli.
Ecco, vi prego, Sindaco Brucchi, Paolo Tancredi/Luciano D'Alfonso, Paolo Gatti, non tocchiamo questa Giunta a sei.
Un gioco.
Solo un gioco perchè entrerà Caterina Provvisiero.
Poi Dodo Di Sabatino.
Poi i nostri conti aumenteranno di centomila euro.
Peccato.
Cambiate se volete il numero degli addendi anzi, adDENTI, visto la fame, ma non spendete altri soldi pubblici.
Regalate i biglietti restanti per la Teramo Ambiente o la Fondazione Tercas, ma per una volta, una sola volta in questa consiliatura, fate qualcosa di destra? Di Sinistra? Di democristiano? No, fate qualcosa per noi.
Illudeteci che avete a cuore il poco presente di Teramo e illuminateci con un provvedimento di interesse pubblico.
Senza more da pagare.
La Lucantoni si è dimessa.
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