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Banca Popolare di Bari: Rinnovo cariche sociali. Spariscono Teramo e l'Abruzzo...

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De Gennaro (ex capo polizia) una garanzia istituzionale ma sul fronte territoriale il Governo Conte ignora l’Abruzzo e Teramo 

Il rinnovo delle cariche sociali della Popolare di Bari (che al suo interno ha tutta la ex rete bancaria Tercas) è stata una debacle per il territorio abruzzese soprattutto per il teramano. Nessun abruzzese nel consiglio di amministrazione. Il Governo che è il principale azionista dopo le varie ricapitalizzazioni (il 97% è di proprietà del MedioCreditoCentrale) della Popolare di Bari che ha più filiali in Abruzzo che in Puglia ha snobbato il territorio. Non che la precedente gestione dei Jacobini avesse come strategia centrale l’Abruzzo ma qui parliamo di un vero e proprio schiaffo del Governo. Senza leva bancaria e’ molto difficile sostenere le piccole imprese soprattutto in pandemia covid e per tanto avere delle voci del territorio nel cda della banca sarebbe stato sicuramente importante e rappresentativo di un tessuto produttivo ancora molto vivace. Ora strategicamente non resta che lavorare su un progetto di banca regionale magari mettendo insieme i vari attori delle fondazioni bancarie abruzzesi e supportare sempre di più il mondo del credito cooperativo locale che si è dimostrato l’unica vera realtà bancaria vicino alle comunità in periodi di grandi difficoltà dall’emergenza neve, i terremoti ed ora il covid. Su questo tutta la politica abruzzese è chiamata ad una sfida decisiva nei prossimi mesi. Le passerelle dei vari membri del Governo in Abruzzo degli ultimi mesi hanno un po’ stancato tutti.

Antonio Zennaro

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Commenti

Come volevasi dimostrare caro Presidente del.Consiglio.

Chi dovrebbe essere nominato? Qual’è la mente eccelsa abruzzese? Non cedo che ci siano tutte queste grandi menti, altrimenti non saremmo messi così

Gentile On. Zennaro,
in relazione alla sua riflessione e proposta, ospitata qui nella democratica arena comunicativa garantita dal giornalista Giancarlo Falconi, mi permetto di esprimere il mio incolto parere.
Non mi riesce, sinceramente, di sottilizzare tra il ruolo di componente del CdA e la capacità di fare gli interessi dei risparmiatori, degli imprenditori e della banca, grazie alla carta d’identita’.
Il Suo è un concetto che, già applicato negli anni, è una concausa del grave livello di “immaturità” nel rapporto tra risparmio raccolto in Abruzzo e ricadute economiche sui nostri territori. In merito, invece, alla Sua proposta di fondare un nuovo istituto per fare incontrare il mercato del risparmio delle famiglie abruzzesi con le ambizioni di rinascita dell’imprenditorialita’ locale, credo sia più un “miraggio elettorale”, buono per sfruttare la dilagante sete di ignoranza economica dei cittadini, che una via praticabile, ossia che abbia almeno il rispetto di leggere professionalmente la realtà finanziaria dell’Italia di oggi. Con viva cordialia’. Mario

Ma... L’onorevole Zennaro siede fra i banchi dell’opposizione?

basta che tutti i teramani spostino in un'altra banca i conti correnti cosi i baresi si attaccano...o no....nessuno ci obbliga a tenere i conti in una banca di ladri...o sì????