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Pericolo: In bici o a piedi lungo la super strada...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

L'importanza dell'integrazione è nel concetto stesso del rispetto delle regole.
Vanno insegnate e aiutati a comprendere i pericoli della strada.
Ogni giorno s'incontrano ospiti dei centri di accoglienza in bici o a piedi per la super strada.
Un professionista amico ci ha inviato questa foto.
Altezza di Sant'Atto della Teramo Mare direzione Giulianova.
Chi gestisce le cooperative, i centri,  non dovrebbe anche guidare e controllare le giornate degli anfitrioni?
Si, forse, no. 
L'importante sono i soldi a fine mese.
Il resto è un costo o un cattivo affare.

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Commenti

Ma loro POSSONO. Siamo noi altri che non possiamo.

La gestione dei migranti made in Italy é la peggiore che abbia visto in tutta europa.
Abbandonati a loro stessi senza un minimo di formazione sulle regole del vivere civile in Italia. Naturalmente questo crea tutti quei fenomeni che vanno dallo sfruttamento della loro ignoranza al rancore quotidiano di chi si imbatte in loro.
Natualmente le coop che li gestiscono prendono soldi per il loro controllo, organizzazione, formazione e sicurezza... tutto su carta come sempre in Italia.. Basta che la carta "st'apposct" e chi vuole cristo che se lo preghi!!
Ma lo stato (quindi noi con le nostre tasse) e la comunitá europea (sempre con le nostre tasse) pagano per un servizio che nessuno svolge. Sarebbe bello che un giorno un magistrato, un prefetto, un commissario un finanziere andassero a bussare alle porte delle coop... ma vaaaaa

Non possono sapere che non è permesso stuprare una donna in spiaggia, figuriamoci una passeggiata in superstrada!

Di cosa ci meravigliamo ? Il problema è un'altro : non si vede una pattuglia di nessun genere lungo la superstrada, incontri solo decine di automobilisti/e che messaggiano con i cellulari zig-zagando di quà e di là , purtroppo siamo allo sbando totale.