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ATTI PERSECUTORI E MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: ESEGUITE DUE MISURE CAUTELARI DAI CARABINIERI DEL NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DI TERAMO SEZIONE OPERATIVA

di Giancarlo Falconi
2 minuti

I Carabinieri della Compagnia di Teramo del Compagnia carabinieri di Teramo nucleo operativo e radiomobile - sezione operativa - con sempre maggiore impegno anche in questo delicato periodo contrassegnato dalla diffusione pandemica del virus “COVID19”, continuano a svolgere come di consueto un’incisiva azione, preventiva e repressiva, a tutela delle fasce più deboli della popolazione. In questo quadro, nelle ultime ore, i Carabinieri del Compagnia carabinieri di Teramo nucleo operativo e radiomobile - sezione operativa hanno eseguito due misure cautelari personali, emesse dal GIP presso il Tribunale di Teramo in altrettanti procedimenti penali. Nello specifico:  nei confronti di un uomo 67enne, di Torricella Sicura (TE) è stata eseguita un’ordinanza di applicazione della misure cautelare personale del divieto di avvicinamento a meno di un chilometro dai luoghi frequentati dalla donna vittima dei suoi atti persecutori. A seguito della denuncia della donna, i Carabinieri hanno svolto tutti gli accertamenti del caso, appurando che l’uomo, da circa un anno, perseguitava la vittima con continui pedinamenti, appostamenti nei luoghi da lei frequentati e minacce, comportamenti finalizzati a convincere, inutilmente, la donna a intrattenere con lui una relazione sentimentale. Le indagini dei Carabinieri, immediatamente scattate a seguito della denuncia della vittima, generavano una comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo che, concordando le risultanze investigative, indagava l’uomo e rimetteva al Giudice per le Indagini Preliminari la richiesta di divieto di avvicinamento alla donna, prontamente accolta.  una donna 59enne di Teramo è stata sottoposta agli arresti domiciliari nell’ambito di un procedimento penale per maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre ultranovantenne, per cui era stato attivato il c.d. “codice rosso”. La donna, a seguito delle indagini dei Carabinieri che hanno accertato reiterate percosse e minacce nei confronti dell’anziana, già in passato era stata destinataria di due misure cautelari, un “divieto di avvicinamento” alla vittima e un “divieto di dimora” nel comune di Teramo, che poiché non ottemperate, hanno indotto nel GIP la determinazione ad irrogare la più grave misura cautelare degli arresti domiciliari, in un’abitazione diversa rispetto a quella dell’anziana madre.

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