Una piccola premessa sempre in punta di piedi.
"La disforia di genere, o incongruenza di genere, si riferisce al disagio profondo provato da una persona quando il proprio sesso biologico, assegnato alla nascita, non corrisponde alla propria identità di genere. Questo stato può manifestarsi, ad esempio, in una persona nata biologicamente femmina che non si identifica con il genere assegnato, percependo il proprio corpo e ruolo sociale come discordanti rispetto alla propria esperienza intima di sé. Tale individuo potrebbe preferire abbigliamento, comportamenti o espressioni sociali tradizionalmente associati al genere maschile. Allo stesso modo, un bambino nato maschio potrebbe vivere questa discrepanza e desiderare di esprimersi come una bambina. Il percorso per il cambiamento del sesso ha tre fasi principali.
- una relazione di tipo psicologico
- un percorso endocrinologico
- un iter legale.
Noi de I Due Punti abbiamo trattato e raccontato il caso di Carla nel 2022.
C'è una realtà tutta teramana e non solo teramana, per fortuna, che ci racconta di una psicoterapeuta che conosce il percorso della salute sessuale e tutti i rivoli dell'empatia con gli adolescenti speciali;
una mamma, Laura che è riuscita ad ottenere l'affido esclusivo della figlia, Carla;
una mamma Laura che non è cambiato nulla, perchè i figli sono pezzi di cuore e l'amore il collante del mosaico;
di una preside che ha immediatamente attivato l'iter della Carriera Alias cambiando sul registro elettronico il nome di Carlo in Carla per la serenità di una crescita e di una maturazione che deve seguire la sua natura umana;
e poi, lo spettro dei bulli, degli ignoranti, dei torturatori da social e per questo che abbiamo deciso di scrivere senza riprendere Carla, pronta a dare battaglia ma con un giornalista, senza coraggio.
Non abbiamo avuto la forza di darla in pasto ai benpensanti, ai moralisti, ai freddi; agli acidi, ai violenti verbali, ai perfetti, a chi ti condanna per ottusità e disarmonia intellettiva, a chi scrive di patologie senza conoscere la bellezza della Salute Sessuale.
Carla è delicata, da proteggere dal sole e dalla luna umana.
Quella luce che ustiona di empietà, malevolenza, malignità.
Quella sensazione sporca che ti insegue in strada strappandoti anche l'ombra.
Ci vuole coraggio, Carla ha la forza di chi si ama, di chi ha bisogno di testimoni, di bozzoli e di attesa da farfalla.
Carla è fortunata, non tutti i ragazzi gender lo sono e vengono lasciati soli da secoli in tante realtà storiche.
Carla esce con le amiche e poi inizierà il suo percorso verso una nuova vita.
Nascere due volte, solo una Fenice può raccontarlo e non gettare nessuna delle due esperienze.
Teramo non si è voltata dall'altra parte ma è stata professionale, sensibile e come solo la bella scuola può insegnare anche a chi è in punizione dietro la lavagna.
Carla e Laura sorridono.
Lentamente".
- Luca invece ci scrive e ci scrive un messaggio che apre una profonda ferita" Papà è tutta colpa mia e della mia natura sbagliata se ci hai lasciato? Papà mi sento male a vedere mamma piangere e Sandro guardarmi con odio. Entrambi danno a me, la responsabilità di trovarmi in un corpo che non riconosco. Torna da noi. Io ho bisogno di te, Noi abbiamo bisogno di te".
Non aggiungiamo altro.
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Commenti
Con il cuore di "nonno" vorrei dire a Luca che mai, ma proprio mai, può essere colpa tua se papà è scappato, scappato dall'essere "padre", scappato dal riconoscere il proprio sangue. Se tuo padre è scappato è solo per colpa "sua" (di tuo padre) ed è anche colpa sua (di tuo padre) se tu ne senti la mancanza. Niente e nessuno può giustificare il gesto di tuo padre perché negare la paternità, in questo modo, è quanto di più vile e vigliacco un uomo possa fare a prescindere da qualunque condizione sociale, culturale, ambientale ed economica. Spero che le persone che ti sono rimaste vicino invece di piangere o guardarti con odio riescano a volerti bene e capire che tu devi arrivare ad essere "te stessa o te stesso" . Fortunatamente oggi, nonostante un becero ipocrita bigottismo, è possibile iniziare e portare a termine un percorso che ti porterà ad essere "te stessa o te stesso". Auguri da un cuore di nonno.
Con il cuore di "nonno" vorrei dire a Luca che mai, ma proprio mai, può essere colpa tua se papà è scappato, scappato dall'essere "padre", scappato dal riconoscere il proprio sangue. Se tuo padre è scappato è solo per colpa "sua" (di tuo padre) ed è anche colpa sua (di tuo padre) se tu ne senti la mancanza. Niente e nessuno può giustificare il gesto di tuo padre perché negare la paternità, in questo modo, è quanto di più vile e vigliacco un uomo possa fare a prescindere da qualunque condizione sociale, culturale, ambientale ed economica. Spero che le persone che ti sono rimaste vicino invece di piangere o guardarti con odio riescano a volerti bene e capire che tu devi arrivare ad essere "te stessa o te stesso" . Fortunatamente oggi, nonostante un becero ipocrita bigottismo, è possibile iniziare e portare a termine un percorso che ti porterà ad essere "te stessa o te stesso". Auguri da un cuore di nonno.
Questi sono i " bravi ragazzi " che non si drogano , che amano i genitori , che soffrono e sono più sensibili degli altri !
Io , nella mia lunga carriera di insegnante , ne ho conosciuti tanti !
La figlia di una mia.collega era stata cacciata di casa , si pagava gli interventi insegnando musica e facendo supplenze !
Diventò Matteo ma , per la burocrazia , non poteva insegnare perché risultava ancora donna !
Per anni ha insegnato musica poi non l'ho più visto !
Ma la mamma non ha i rimorsi per averlo rifiutato ?
Io non vado d' accordo con le mie figlie ma non le avrei abbandonate se mi avrebbero confessato di essere " diverse "!
Bisogna fare le madri e i figli dovrebbero fare i figli ...!
Ma il mondo di oggi è solo apparenza...!
Nascondere questa patologia acuisce il problema.