Scrive la consigliera comunale Paola Cardelli " Non si può non plaudire alla capacità istrionica del nostro Primo Cittadino che, malgrado la clamorosa débâcle della sua Amministrazione emersa in Commissione urbanistica circa il progetto di housing sociale di V.Longo, ancora si presenta alla cittadinanza con baldanza e sicumera inossidabili, dissimulando bravamente la gravità degli accadimenti.
Perché in quella Commissione è stato l’ufficio legale del Comune, nella figura del suo dirigente, che seppure con quinquennale ritardo, ha finalmente sancito che quel progetto non ha mai avuto i requisiti della legittimità poiché fondatosi su un atto NULLO (la Convenzione sottoscritta, tra l’altro senza alcun titolo, dal Sindaco con la Società finanziaria “ SGR Investire Immobiliare”). NULLI dunque i millantati vincoli tra quest’ultima ed il Comune, NULLA la perizia di stima del valore di quegli immobili indebitamente commisurato alle esigenze della Società, NULLO il concorso di idee svolto da questa per nome e per conto dell’Ente ed infine carta straccia il fantomatico progetto vincitore di quel concorso.
#orabasta: Il comitato spontaneo di cittadini, contro lo spreco dei soldi pubblici, per pagare e risolvere i problemi dei politici che Amministrano il comune Teramo, ha avuto nelle ultime ore altre adesioni.
NOI, tutti costituenti con Pasquale Di Ferdinando, Valdo Di Bonaventura e centinaia di cittadini teramani.
Due assessori e Giunta a nove?
Sono duecento mila euro di soldi pubblici.
Un assessore e Giunta a otto.
Sono centomila euro di soldi pubblici.
Non è più possibile deviare soldi pubblici per pagare una politica inetta e incapace.
Il sociale, le scuole, le strade, il commercio, le nostre imprese, non sono argomenti primari?
Da mesi si parla solo dei problemi della Giunta Brucchi e mai, dico mai, del rilancio di Teramo Capoluogo attraverso una nuova visione politica e urbanistica.
#orabasta
Tutti insieme ci siederemo davanti al comune di Teramo per protestare il giorno dopo l'ufficializzazione della nuovo rimpastino.
Senza pasto in tanti, per uno sciopero della fame civile e storico.
Senza mangiare per dare a mangiare a voi.
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