In attesa che il processo Tercas sia istruito anche a Teramo, questa mattina l'aula del Giudice del Lavoro, Giuseppe Marchegiani, ha vissuto un doppio processo di reintegro e demansionamento.
Daniela Boffo, impiegata Tercas nella sede di Montorio, difesa dall'Avv. Fabrizio Acronzio e Edoardo Esposito, ex capo del personale, difeso dall'Avv. Carlo Scarpantoni.
Udienze nutrite da diversi testimoni che aleggiavano tra derisi, strette di mano, sudate o fresche, sorrisi, sereni o amari e poi, d'improvviso, a sorpresa, di un assolo di chitarra.
Note famose.
Il rock che non ti aspetti e che arriva rapido come un'ispezione di Banca Italia, la regia di Banca D'Italia, il doppio o triplo ruolo di Banca D'Italia o come la gestione del Commissario Sora.
Antonio Di Matteo, l'ex direttore generale di Tercas, convocato come testimone da parte dell'Avv. Acronzio.
Una seduta serena e comoda, Di Matteo leggeva attentamente La Repubblica, con la figlia giovane avvocato, anche quando il collega Nisii, tre sedie più accanto, pagava i pochi centesimi di un caffè.
Uno sguardo, uno solo, molte immagini e il film che tornava indietro per pochi attimi.
Fino a San Marino.
Quella storia dei tanti teramani che hanno risparmiato accanto il Monte Titano.
Risparmiato in maniera discreta, riservata, quasi anonima.
C'era qualcuno di loro in aula?
Dicono di si, ovviamente.
Sguardi tra l'ex Presidente Tercas, che a Roma durante le prime battute del Processo, ha dichiarato di non sapere nulla e l'ex Direttore Tercas, accusato di essere l'uomo nero della malagestio.
Un giorno leggendo le carte della cassaforte si ospiteranno altre verità e altri poteri.
Un giorno molto vicino, da Teramo, una denuncia aprirà un nuovo clamoroso capitolo.
Un giorno gli azionisti Tercas avranno giustizia.
Un giorno da Teramo, si leggerà un libro che racconterà la storia della Tercas.
Carte, documenti, registrazioni e altri amori.
Di Matteo è stato salutato dall'Avvocato Carlo Antonetti, ex presidente della Teramo Basket, da diversi dirigenti e impiegati Tercas e da Franco Di Teodoro, avvocato della Tercas.
Lo stesso Di Teodoro che avrebbe con attenzione, precisione, professionalità, verbalizzato senza interrompere la testimonianza del ex DG, Di Matteo.
Una dichiarazione talmente liscia da essere stata consumata in 12 minuti e 35 secondi.
Tra preliminari e firme.
Una figura scomoda quella del'Ex Direttore Tercas che ha creato imbarazzo e piccole fughe al bar, al bagno, al telefono rigorosamente spento.
Le udienze di Esposito e Boffo, sono state ordinate a Dicembre e Settembre.
Di Matteo non ha rilasciato nessuna dichiarazione ma ha detto che avrà molto da aggiungere nel processo Tercas.
Si guardava in giro.
Ispirazioni.
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