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Il Correntista Walter Mazzitti interroga la Popolare di Bari...

4 minuti

CHIEDO LEGITTIME RISPOSTE.

Lungi da me fare valutazioni di ordine politico sulla vicenda
della Banca Popolare di Bari, ma alla luce di quanto sta emergendo e da quando apprendo
unicamente da fonti giornalistiche, da cittadino e da correntista della stessa banca, non posso
più astenermi dal manifestare il mio più profondo sdegno per come sta evolvendo questa
brutta vicenda all’italiana.

Leggo che della Popolare di Bari fin dal 2013 indaga il settimanale l’Espresso, mettendo in
luce le numerose malefatte di una gestione feudale a carattere familiare, oscuri collegamenti
politici, conflitti di interesse, bilanci “aggiustati” e acquisizioni azzardate di istituti di credito
in difficoltà, tra cui la TERCAS di Teramo, effettuata, tra l’altro, su impulso della Banca D’Italia.

Leggo che la Banca d’Italia avrebbe effettuato diverse ispezioni a carico della Popolare di Bari
dal 2010 al 2019, evidenziando importanti “criticità” gestionali.  Gli ispettori avrebbero
segnalato, in particolare, il caso di alcuni noti gruppi imprenditoriali locali a favore dei quali
sarebbero stati accordati finanziamenti «non sempre sufficientemente vagliati» e neppure
«esaustivamente rappresentati al consiglio». Insomma, denaro facile. E per importi notevoli.

Leggo che sono in corso ben sette indagini da parte della Magistratura. Sarebbero stati iscritti
nel registro degli indagati Marco Jacobini, da decenni padre padrone della banca, presidente
dal 1978 del suo consiglio di amministrazione e amministratore di fatto e i suoi due figli, uno
vicedirettore generale dal 2011 al 2015, quindi condirettore e direttore generale di fatto,
l’altro dal 2011 vicedirettore generale.

Leggo che altro iscritto nel registro degli indagati è Vincenzo De Bustis, ex Ad dell’Istituto di
credito, il quale, in una intervista rilasciata mercoledì scorso al Corriere della Sera, ha
denunciato che negli ultimi quattro anni sono stati erogati dalla Popolare di Bari prestiti
irregolari che hanno provocato danni per circa 800 milioni di euro.

Leggo che la Banca d’Italia venerdì scorso ha disposto il commissariamento della Popolare di
Bari, solo dopo aver ricevuto dalla CONSOB la segnalazione del mancato invio delle
informazioni richieste alla banca sulla situazione dei conti, in conseguenza della quale la
magistratura ha aperto l’ennesima inchiesta. 

Leggo che l’istituto ha 69 mila soci, 15mila dei quali sono obbligazionisti. Ovvero coloro che, al
momento, risultano maggiormente danneggiati a causa dell’acquisto di titoli che ormai non
valgono quasi nulla. Se nel 2015, un titolo della Popolare si acquistava a 9,53 euro, pochi
giorni fa era valutato 2,38 euro.

A fronte di una crisi di una tale portata, arcinota a tutti da anni, è lecito chiedersi per quale
ragione la Banca d’Italia non abbia assunto a tempo debito i provvedimenti atti ad impedire il
tracollo finanziario della Popolare di Bari?

E’ lecito chiedersi quando e se la magistratura, che ha avviato ben sette indagini sulla gestione dell’Istituto, disporrà il sequestro penale dei beni degli amministratori responsabili del tracollo della banca, in conseguenza del quale ieri notte il Governo, per effettuarne il “salvataggio”, si è visto costretto a stanziare ben 800 milioni di Euro, ovvero di danaro pubblico?

E’ lecito chiedersi se un giorno conosceremo i nomi delle società e dei singoli soggetti
beneficiari dei prestiti di favore elargiti dalla Banca e mai ripagati?

E’lecito chiedersi se un giorno verrà istituita una Commissione di inchiesta sulle Banche
promessa da anni dalla politica?

E’ lecito chiedersi se si chiuderà un giorno questa era nefasta
della recente storia italiana caratterizzata dal tracollo di decine di banche i cui buchi sono stati
coperti dallo Stato con danaro pubblico per oltre 11 miliardi di Euro senza che nessuno dei
responsabili, amministratori e vigilanti, abbia ancora pagato?

Attendo con preoccupazione gli sviluppi dell’intervento governativo a cui va comunque il
merito di avere scongiurato la messa in liquidazione della Banca. Nessuno potrà al momento
sentirsi al sicuro, risparmiatori, azionisti e dipendenti della Popolare di Bari, almeno fino a
quando non si conoscerà qual futuro attende l’Istituto. La nazionalizzazione sarebbe, a mio
parere, la peggiore delle soluzioni.
 

Walter Mazzitti

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Commenti

Caro avvocato lei sa quanto me che fregare il prossimo è il nostro modus vivendi. Le falefatte sono state sempre scaricare prima sui correntisti onesti che pagavano per errori delle banche che favorivano i disonesti ( però corruttori) e poi sullo stato cioè tutti noi chiamati a R ipianarle. Ha dimenticato cosa faceva una grande casa automobilista nazionale? Utili privati e perdite pubbliche...

Gent.mo avvocato,
se non lo capisce Lei che ha studiato la Legge, come faremo a capirlo noi profani?

non capisco perche' esiste la "banca d'Italia"..........mah!!

Popolare di Bari, le registrazioni segrete: “È tutto truccato, Bankitalia è dalla nostra parte
su Fanpage ...........merita di essere letto!!

continua su: https://www.fanpage.it/economia/popolare-di-bari-le-registrazioni-segre…
http://www.fanpage.it/
su Fanpage c'e' un articolo che merita di essere letto!!

Quanti teramani erano presenti a quella riunione?