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Abruzzo è zona Rossa. D'Alberto pensa a mercoledì con alcune certezze per le scuole fino alla prima media....

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La zona rossa in Abruzzo?
Sicura ma si punta a tempi diversi da Martedì.
Per il presidente Anci Abruzzo e sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto con molta probabilità si andrà verso mercoledi.
D'Alberto cita l'articolo tre del dpcm in cui si parla di zona rossa e di continuità didattica per le scuole fino alla prima media.
In questo caso si richiederebbero tamponi rapidi a disposizione e altra sicurezza,
La risposta e la firma in mano al presidente Marsilio.
Vedremo i tempi, anzi, il giorno. https://www.youtube.com/watch?v=kEdPvsUXlVw

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Non è facile tutelare due diritti fondamentali ovvero istruzione e salute però posso garantirVi che la didattica fatta da casa, seppur con tutto l'impegno delle parti in causa, che c'è stato la scorsa volta, è disastrosa.
Ora la situazione è un pò cambiata perchè molti genitori saranno a lavoro e non si può lasciare bambini di 6, 7 e 8 anni soli dinanzi ad un pc con le mille problematiche che ne seguono come problemi di connessione, di mancanza di dispositivi e altro ancora soprattutto per chi ha due o più figli.
Pertanto, anche sulla base di quello che succede in altri paesi come Francia e Germania che, seppur con più casi del nostro, si è deciso di tenere le scuole aperte, mi chiedo perchè da noi, in Abruzzo in particolar modo, si debba decidere per la chiusura.
Forse perchè, come dice giustamente il Sindaco D'Alberto, non si è stati capaci di tenere il tracciamento dei casi, per le lungaggini dei tamponi ecc ecc.
Allora per la scuola occorre una corsia preferenziale punto e basta. Tamponi rapidi per tutti gli studenti e insegnanti e tutti a scuola perchè questa generazione tra terremoti e pandemia sarà la nostra futura classe dirigente, con una preparazione a dir poco imbarazzante e con lacune che difficilmente verranno recuperate.
L'aspetto sanitario chiaramente preoccupa tanto perchè ormai siamo tutti coinvolti, tutti abbiamo casi nelle nostre famiglie però un altro anno di didattica a distanza sarà devastante per tutti i nostri ragazzi.

Ma il Covid e' tale da aver paura, come ci stanno bombardando e per cui ci stanno togliendo la liberta, o e' una cosa da ridere? Non manderemo i nostri figli a scuola, se decidessero di non chiuderla, perche' la scuola e' diventata una "fabbrica d'ignoranza" e, se si ha la virulenza per affamare la gente bloccando attivita' produttive, non si puo' certo rischiare la salute per niente, visto che la scuola, secondo tutti gli studi, e' il principale veicolo di contagio! Se, poi, il problema e' chi sta attento ai bambini a casa, la riflessione e' semplice: i monoreddito hanno qualcuno che puo' farlo; chi ha piu'di una fonte di reddito ha le risorse per pagare chi badi ai propri figli, redistribuendo, cosi' le risorse economiche in tempi di crisi violenta!!

Il.presidente Marsiglio ha avuto.il coraggio di passare la nostra regione a zona.rossa,ladciando.le scuole elementari e dell'infanzia aperte.Una decisione che seppur dolorosa per i .più,è stata presa e che condivido.da uomo della strada,da.genitore e da nonno.
Aggiungo,se lo.avesse fatto.venti.obtrenta giorni.fa,probabilmente avremmo.pianto,forse meno morti.e contagiati.

Scuole chiuse. Una cosa non ho capito: perché l'infanzia e la primaria no?