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Vi racconto l'ultima carezza...

di Anonimo
3 minuti

Così amo ricordarti cara Amica mia. Una donna carica di carezze e di generosità.
Come nessuno hai presentato la tua malattia agli amici.
Come nessuno l’hai combattuta con la forza di una roccia, l’abilità di un’aquila, l’ironia di Oliver, la sagacia di un medico, LA DISPERAZIONE DI UNA MAMMA E DI UNA DONNA e la fede profonda e discreta di un Angelo.
Come nessuno hai ribaltato la tua Storia, come nessuno hai indossato l’armatura di una guerriera e hai trascinato la tua “Banda di Cermignano” in meravigliose e splendide tournée, come nessuno hai cucinato per le tue bandiste mille favolosi menù, come nessuno hai aspettato le bandiste per le lunghe colazioni, happy hours e aerosol, come nessuno ti sei rivestita di femminilità e brio e hai continuato le tue raffinate passerelle, come nessuno hai chiuso i battenti della tua parrucchieria e hai aperto porte di mille nuove attività, come nessuno hai trasformato le tue chemio in viaggi fantastici e scampagnate campagnole, come nessuno hai conquistato la simpatia del reparto oncologico, come nessuno hai stravolto l’oncologo col cestino della merenda lasciato sulla sua scrivania, come nessuno hai sbalordito il medico entrando nel suo studio col “trabbiccolo” delle flebo e fili annessi……”dottò posso entrà?”,
come nessuno hai programmato tu le tue analisi e chemio con “ dottore non posso cominciare lunedì perchè ho da fare”…e il medico ”cioè?”…..”il lunedì vado al mercato!”, come nessuno hai tenuto discorsi elaborati col dottore che, sconcertato, ha chiesto “signora ma lei che insegna???”, come nessuno hai atteso l’esito del fatidico responso giocando a candy crush su facebook

…….e nel silenzio della sala solo i battiti spaventati del tuo cuore.

Come nessuno ci hai regalato tanta forza e tanta luce,
come nessuno ci hai abbracciate tutte con le tue ali grandi,
come nessuno ci ha insegnato a pregare insieme.
Oggi, la tua amica scrittrice Lucia Marcone, ti immortala così:

Marisa, DONNA DI CAREZZE
Un agosto bollente

l'ultimo nostro incontro.

I sentimenti, la vita, le risa.

Tu, donna nascosta dentro un dignitoso mistero

come un vestito.

L'ultimo nostro riso!
Quella prova colore

sui miei capelli tinti!

Li volevo bianchi.

Correvano duri i miei anni.

A un mistero sbagliato

come sentieri scoscesi

le carezze del tuo pennello

diedero vita!

Ridevamo insieme per quegli ori imprecisi

sui miei vecchi capelli.
Poi il colpo di spada

una campana pietosa

un odore di timo, lavanda.
La fine.

Ci accarezzammo le gote

quell'ultimo agosto bollente.

La prova d'amore

la prova colore

la prova dolore!
Marisa...il tuo nome ricorderà sempre qualcosa!


Amica mia, sei andata via con una carezza, quella di Amedeo Pancotti.
Un carezza che altrove non hanno saputo darti.

Lorella, la tua Giò.

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Commenti

Mi stride il cuore a leggere tanta vita svelata da un annuncio di addio... Io non ti conosco, ma pensare che qualcuno che mi ha inviato il post, ti conoscesse e come, allora immagino il suo dolore... Ormai a te non potrò più stringerti la mano e dirti piacere.. a lui a va il mio pensiero ed il mio abbraccio .

leggere queste parole mi commuove , riempie il mio cuore di ricordi e tanta tanta tristezza. Mi manchi.

In poche righe un concentrato di tenerezza e amore, compagne di un dolore composto, la serenità di aver fatto tutto il necessario nel rispetto di una vita cara.