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Teramo e il dottor Lemme...." La Donna è un essere inferiore"...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

  "La donna è un essere inferiore. La Bulimia e l'anoressia non sono malattie psicoemotive ma ormonali".
Curabili con una dieta.
Il mio pensiero va a tutti i pazienti affetti da queste malattie che lottano ogni giorno per la loro vita e naturalmente, alle loro famiglie. 
Poi offese ai Ciccioni, ai pingui boteriani e tante altre vacche.
Non ci sorprende il farmacista Lemme e la trash televisione del pomeriggio di canale cinque.
Ci ha fatto male, leggere della collaborazione del Liceo Sportivo Einstein di Teramo.
I ragazzi teramani si sono educati da soli.
Hanno compreso la differenza tra un uomo e un altro uomo nella scala dell'intelligenza, delle emozioni, dello stile e della bellezza d'animo.
Sono andati via per proteggere la dignità delle loro compagne di scuola.
La protesta che diventa speranza.
Teramo non meritava anche questa offesa.
Un capoluogo capace di essere ospite galante.
Attento.
Poetico e mai distante. 
La dirigente scolastica?
In piedi, davanti alla lavagna, dovrebbe ricopiare cento volte questa frase " Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida, che non finisce mai".
Oriana Fallaci

...per il resto, la nostra idea di Preside, è fatta, di altra classe. 

Ci sono donne…
E poi ci sono le Donne Donne…

E quelle non devi provare a capirle,
perchè sarebbe una battaglia persa in partenza.
Le devi prendere e basta.
Devi prenderle e baciarle, e non devi dare loro il tempo il tempo di pensare.
Devi spazzare via con un abbraccio
che toglie il fiato, quelle paure che ti sapranno confidare una volta sola, una soltanto.
a bassa, bassissima voce. Perchè si vergognano delle proprie debolezze e, dopo
averle raccontate si tormentano – in una agonia
lenta e silenziosa – al pensiero che, scoprendo il fianco, e mostrandosi umane e fragili e
bisognose per un piccolo fottutissimo attimo,
vedranno le tue spalle voltarsi ed i tuoi passi
allontanarsi.
Perciò prendile e amale. Amale vestite, che a
spogliarsi son brave tutte.
Amale indifese e senza trucco, perchè non sai
quanto gli occhi di una donna possono trovare
scudo dietro un velo di mascara.
Amale addormentate, un po’ ammaccate quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno: sanno bastare a se stesse.
Ma appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro.
Alda Merini     Foto usata su facebook dal sito dissapore.com

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Commenti

Evviva i ragazzi di Teramo che se ne sono andati!!! Lemme io sono una testa di donna ma tu sei una testa di c...o!!!
La colpa è di chi gli dà corda ad un cretino del genere
So che la Preside è una persona colta e razionale, forse non conosceva il "soggetto"... mica tutti guardano le trasmissioni trash! Dico questo perché neppure io sapevo chi fosse 'sto Lemme fino a che non me ne ha parlato una persona che tratta personalmente con lui. Non penso altrimenti avrebbe associato il suo nome e quello della sua scuola con questo fenomeno da baraccone. Di errori ne possiamo commettere tutti nell'assolvimento delle nostre funzioni perché siamo esseri umani. Ma dare giudizi precipitosi senza essersi presi la briga di appurare le motivazioni dell'altra parte coinvolta non mi sembra corretto. Subito gogna mediatica! Forse non ha preso informazioni sul suo conto, forse c'è stato un errore di valutazione ma se invece rientrasse tutto in un progetto a più ampio respiro? magari teso a mostrare le differenze tra divulgazioni fasulle fatte da ciarlatani e la vera divulgazione scientifica fatta da scienziati e professionisti seri magari in un convegno futuro con psicologi, dietologi e nutrizionisti? E se fosse proprio così?
Che gli è preso al preside del liceo? Una iniziativa volgare, brutta, demenziale, incoerente con lo stesso Liceo. Perché? Lo spieghi. Oppure si dimetta. Altrimenti intervenga il Ministro dell'Istruzione. Se non dovesse spiegare, da domani gli studenti dovrebbero raccogliere le firme per farla almeno trasferire.
Chi è peggio tra Lemme e la dirigenza scolastica? Lemme recita una parte che gli fa gioco; provoca per rimanere personaggio. Ma la dirigente scolastica è la protagonista di quale tragedia greca?
Sarebbe il caso che andaste a leggere la replica della Preside sul sito! E' una Signora e ha confermato quello che avevo supposto: l'incontro doveva essere un contraddittorio con esponenti della comunità scientifica che all'ultimo momento hanno declinato l'invito. Il resto è stato manipolato come al solito da trasmissioni spazzatura che mandano in onda solo quanto serve per demolire l'immagine della scuola pubblica e chi ci lavora!!!

 Monica lei l' avrebbe invitato?
Perchè non c'è stato un contraddittorio?

 

Totalmente d'accordo con Monica.... chi conosce realmente la Dirigente non avrà dubbi sul suo operato. E poi...quante banalità e frasi fatte sulle donne!!!! Bastaaaaaaaaaa
A giudicare dalla locandina fotografata e riportata in questa pagina di tutto si trattava fuorche' di un contraddittorio. Il solo nome che spicca in assoluta "solitudine" e' quello di Lemme con l'indicazione che si tratta di una conferenza con la collaborazione di una scuola pubblica. Il messaggio e' chiaro ed inequivocabile. La lingua italiana la conosciamo tutti. Sono certa della assoluta buona fede della dirigente, tuttavia certe "comparsate" televisive non potevano sicuramente alimentare delle aspettative elevate circa i contenuti della conferenza...
Contraddittorio ad uno che skstiene che la donna è un essere inferiore? Siamo davvero alla follia pura. È sufficiente una ambulanza, senza scomodare una preside distratta.
Giancarlo io leggo i tuoi articoli tutti i giorni e apprezzo quello che fai per la nostra città. Sei una persona intelligente per cui mi aspetto da te che parli con la Preside del Liceo Scientifico prima di darle addosso. Mio figlio frequenta questa scuola da pochi mesi e fortunatamente non è rimasto coinvolto in questo spiacevole episodio, però ho sempre sentito parlare molto bene della dirigente scolastica in questione, ancor prima che arrivasse all'Einstein. Ho partecipato all'incontro con i genitori tenutosi ad inizio anno scolastico e devo dire che mi ha fatto una buonissima impressione. Io le darei una chance per poter spiegare l'accaduto...
Conoscendo il personaggio, no, non lo avrei invitato perché non lo trovo un esempio neppure lontanamente civile figuriamoci poi attendibile e professionale. Ma lo posso dire perché quando me ne hanno parlato la prima volta, non conoscendolo ho voluto capire in cosa consistesse sta dieta Lemme... e di conseguenza ho scoperto anche che elemento è lui. Ma se non mi fossi interessata alla dieta oggi ignorerei anche le sue uscite televisive. Penso non meriti alcuna importanza, né considerazione ma è una mia opinione. Sul perché non ci sia stato il contraddittorio la preside ne parla nel comunicato stampa. Se ha commesso un errore per me è stato un errore di valutazione che non deve mettere in ombra i meriti della sua dirigenza fino ad oggi. Si può condannare la scelta fatta ma non la persona, squalificandola. Qualcuno sotto tra i comnenti ha parlato di dimissioni, trasferimento... e perche? l'Einstein perderebbe una brava preside. Anche perché a questo errore i rimedi ci sono: discuterne a scuola in primis (e credo sia in programma) e poi organizzare convegni scientifici che permettano ai ragazzi di ascoltare anche scienziati e professionisti in materia.
@Monica, l'immagine della scuola pubblica viene demolita dalla sua amministrazione. In assenza dei divulgatori scientifici il confronto non poteva essere rinviato o annullato, invece di dare voce, spazio e credibilità solo a coloro che lei stessa definisce ciarlatani?

 Deborah, secondo il mio modesto e inutile parere, la preside doveva alzarsi immediatamente e uscire insieme a tutti gli studenti.
Sarebbe stata una meravigliosa lezione. Tutto qui. 

 

La donna ci sovrastava in tutto. Ora, dopo questo fantomatico dr. Lemme, e' diventata irraggiungibile...
Smettetela di fare i difensori d'ufficio di una soggetta indifendibile: la locandina parla da sola, non c'era nessun contraddittorio. Si dimetta e.non sr ne parli più. Poi può anche invitare Lemme a casa sua, godere nel farsi insultare o farci anche conferenze insieme, come preferisce. Ma si dimetta. È un suo preciso dovere.
Giancarlo, hai ragione e lei stessa ha ammesso il suo errore nel suo comunicato stampa. La Preside era in buona fede... si è trovata in difficoltà e purtroppo non ha preso quella che sarebbe stata la decisione più giusta. Però errare è umano e penso che un solo errore non può e non deve definire la capacità e la professionalità di una persona.
Chi è peggiore Lemme o chi tenta di non farlo parlare? Tutti hanno il diritto di esprimere i loro pensieri, anche se possono essere cazzate. Non è la prima volta che ciò accade a Teramo. Io voglio ascoltare, caso mai controbattere, ma non mettere bavagli. Per i ragazzi sarebbe stata una bella lezione di vita. Se dopo si guarda a Lemme e non si dà ascolto a tutte le sciocchezze che vengono riportate dai media ( leggasi quanto è stato detto e ridetto da certo renzi e certo padoan sull'affidabilità del sistema bancario italiano e su quella del Monte Paschi) beh allora ritiro tutto quanto detto.
La dirigente ha solo commesso un errore di valutazione, probabilmente, come è stato già detto da altri, solo per il fatto di non conoscere le teorie di questo idiota. Penso che non possa essere crocifissa per questo, del resto mi sembra che a Teramo (ma probabilmente non solo a Teramo) di errori se ne commettano a tutti i livelli e non mi sembra che nessun venga crocifisso. Inviterei il signor Falconi a sentire la Dirigente e pubblicare anche il suo punto di vista, come è giusto che sia!
Clara Moschella: persona di spessore sotto l'aspetto culturale, professionale e soprattutto umano. Un vanto per la nostra città!
Non posso esimermi dal prendere la parola con voi. Chiaro è che lo spirito dell’incontro organizzato ieri pomeriggio non era quello rappresentato così impietosamente. Non si trattava di alternanza scuola-lavoro, si era pensato a un contraddittorio, sino a venerdì sera accettato da tutti gli invitati. All’ultimo momento gli ospiti emeriti si sono ritirati. A quel punto mi sono trovata, in sala, a fronteggiare da sola, ad intervenire ogni qualvolta il dott. Lemme andasse oltre, ben consapevole che la folla era strumentalmente aizzata. Il mio intento era quello di mettere a confronto pseudo-scienza e scienza, suggestioni e teorie scientifiche, proprio in un liceo sportivo ove spesso si tratta dell’importante interrelazione tra dieta alimentare e attività fisica. Avevo avuto rassicurazioni sul contraddittorio e ritengo anche di dover ribadire la mia estraneità ai collegamenti che il dott. Lemme ha con la trasmissione televisiva che, di sua iniziativa e senza alcuna preventiva comunicazione, si è inserita nell’evento e, nella ricostruzione dei fatti, non ha riportato nessuno dei miei interventi, che mettevano al centro i ragazzi, la necessità di un tono civile e pacato, il diritto di allontanarsi, la libertà di scelta, la capacità di distinguere il vero dal falso in una società che ci bombarda di messaggi massmediali istantanei. Forse ingenuamente ho creduto che potesse costituirsi un filtro, o meglio, un freno a fenomeni mediatici che hanno dietro una macchina i cui ingranaggi evidentemente mi sono sfuggiti. Mi si potrebbe anche obiettare che venerdì sera avrei potuto annullare tutto: assicuro a chi legge che è stata forte la tentazione, come anche la preoccupazione, ma neanche la più fervida immaginazione avrebbe potuto farmi pensare ad un esito così volutamente aberrante. I miei ragazzi, i genitori, i docenti, financo le istituzioni sanno che nella scuola metto l’anima e nelle relazioni umane il cuore e la mente, assumendone le responsabilità e riconoscendo l’errore, ancora più facile da commettersi quando si esce dall’ordinario. Non intendo replicare attraverso il mezzo televisivo, ma la presente costituisce il chiarimento doveroso di un iter che ha le sue radici nella buona fede. Tanto devo ad una comunità scolastica, quella del Liceo Einstein, che riconosce nella cultura, nel confronto e nella passione educativa le note essenziali della sua missione. Il Dirigente Scolastico, prof.ssa Clara Moschella
Cara signora Monica Pezzoli Lei gode di tutto il mio diniego che può condividere insieme alla sua amata Preside, che tanto strenuamente quanto tristemente tenta inutilmente di difendere e che invece deve soltanto assumersi la responsabilità delle sue azioni. In risposta al messaggio TOTALMENTE ERRATO lanciato dalla pseudo-conferenza, replico: 1) Ho sofferto di Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) e sono stata curata in un Centro dedicato a Giulianova (all'epoca diretto dal Prof. Dr. Paolo De Cristofaro), attraverso un percorso terapeutico "multidisciplinare/multiprofessionale" durato anni, UNICA pratica per la cura accreditata e riconosciuta dal Ministero della Salute, così come ribadito dalla Consensus Conference del 2012 promossa dall'ISS che ha redatto il documento che stabilisce i criteri e le buone pratiche nella cura dei disturbi del comportamento alimentare. I DCA (anoressia, bulimia e bed, ovvero disturbo da alimentazione incontrollata) sono patologie "psichiatriche" e devono essere curati con terapia multisciplinare praticata da un'equipe composta da -medico nutrizionista, -psicologo/psichiatra psicoterapeuta - dietista (con funzione anche di counsellor). I DCA non sono malattie ormonali nè si curano con una semplice "dieta" e sono tra le più diffuse malattie dopo il cancro. Nel caso dell'anoressia nervosa il rifiuto del cibo, vitale per il nostro organismo, è rifiuto della vita, ovvero volontà (inconsapevole) di morte. Domanda: se questa non è una malattia della mente, cos'è? E come si cura la mente, attraverso una semplice dieta? Detto questo, non avendo bisogno di andare a leggere la risposta della Preside dato che gli elementi sono più che sufficienti per evidenziarle l'erronea posizione, aggiungo: 2) da cittadina ed attivista che si batte in prima linea per la tutela dei diritti dei cittadini (compito sfiancante e stancante che lei insieme a tanti altri, soprattutto enti ed amministratori, mi procacciate senza il benchè minimo pudore nè momento di stanchezza), apprendo dal suo commento che la Preside (di cui sono a chiedere gentilmente nome e cognome) prevedendo un contraddittorio con esponenti della comunità scientifica (anche se non intuibile dal manifesto) conosceva benissimo il sig. Lemme e la sua discussa fama. Trattando il tema all'odg di una patologia gravissima con esiti importanti ed anche letali che colpisce soprattutto la fascia adolescenziale e giovanile della popolazione, identificabile esattamente negli studenti invitati, dovendo essere quello della scuola un ruolo educativo ed a tutela dei ragazzi e saputo da ultimo del forfait degli altri relatori invitati, il dibattito, o meglio il monologo del sig. Lemme, andava tassativamente ANNULLATO. Anche nella improbabile ipotesi in cui la Preside non fosse stata a conoscenza della identità del soggetto (cosa alla quale non credo perchè ritengo inverosimile che qualcuno anche successivamente non gliel'abbia riferito), la stessa ha comunque palesemente errato a non essersi preventivamente informata sulla persona verso la quale "esponeva" gli studenti. 3) Mi chiedo parimenti perchè i genitori degli alunni non siano intervenuti presso la Preside appena venuti a conoscenza del nome della persona invitata a tenere il convegno, in modo da farla desistere dalla sua malsana idea o perchè non si siano rifiutati di mandare i propri figli a quel teatro di oscenità: se io fossi stata una di loro l'avrei sicuramente fatto. Non mi pronuncio sulla frase sulle donne altrimenti conoscendomi verrei arrestata, ribadisco soltanto la sua inopportunità considerata soprattutto la platea di riferimento. Mi auguro solo che l'accaduto di ASSOLUTA GRAVITÀ checchè se ne dica, considerato il pubblico di giovanissimi cui è stato rivolto nonchè il ruolo e la funzione e del suo promotore, abbia degli strascichi anche e non solo in campo disciplinare. P.S. Ma che italiano è quello del manifesto: Conferenza con dott. Lemme "della dieta vista in TV". Per favore, pietà, una cosa alla volta.
il semplice parlarne di un disturbo può comunque essere stato d'aiuto a chi ne è affetto ma non ne ha coscienza d'esserlo. esistono disturbi che non vengano da tutti classificati come tali, come ad esempio la droga o la ludopatia che con il recondito pensiero .." smetto quando voglio ! " vengono mentalmente derubricati nemmeno a vizi ma a vezzi. Ora se l'incontro dell'altro giorno ha fatto prendere contezza ad una sola persona che il suo è un disturbo, penso che abbia raggiunto comunque uno scopo. ora non mi si venga a dire che un minore di sedici anni non è in grado di discernere il disturbo dalla cura, altrimenti dovremo ritirare per legge tutti i cellulari che i minori hanno a disposizione quotidianamente per navigare in mondi ben più foschi di una sala conferenze. certo si sarebbe potuto invitare la giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva ROSSANA LAMBERTUCCI.. che per anni ha dispensato diete e milioni di Italiani, senza avere alcun titolo scientifico, e nessuno avrebbe trovato nulla da ridire, o si sarebbe potuto invitare l'astrologo Paolo FOX che dall'allinemento dei pianeti capisce che abbiamo i piedi gonfi e consiglia tisane rilassanti in amore e non, si è invitato un FARMACISTA laureato ed iscritto all'ordine, che quando parla in una conferenza si deve assumere tutte le responsabilità di ciò che dice. si doveva ... VIGILARE... su ciò che un conferenziere dice ?? ... un attimo ragazzi... ci arriviamo tra poco.. dateci tempo.. una volta c'era il MINICULPOP .... ma c'era lui..caro lei... poi avete voluto la libertà di pensiero e perfino quella di espressione...... ma a tornare indietro è un attimo
Gentile signora Elena, mi rammarico dei suoi trascorsi difficili ma forse questo tema la coinvolge così tanto sul piamo emotivo che le fa sparare a zero su tutto e tutti quelli che non la pensano alla sua maniera. Non mi pare di aver sostenuto il contrario di quanto lei afferma su Lemme né tanto meno sui disturbi alimentari. Quanto ho espresso inoltre sulla Dirigente della scuola di mia figlia era solo frutto dei miei pensieri e supposizioni e non una conoscenza diretta di come sono andati i fatti (quindi non mi premda alla lettera perché potrei aver fatto supposizioni errate); mi sono sentita ugualmente di difendere (non che ne abbia bisogno) una Preside che reputo davvero in gamba e che, seppure abbia commesso un errore di valutazione, per quanto lei lo reputi GRAVE, non merita di essere giudicata inidonea alle sue funzioni solo per questo singolo episodio, senza conoscere il resto di ciò che ha fatto e continuerà a fare per la scuola. Poi può starci che se non conosceva bene il tipo avrebbe dovuto informarsi. Siamo d'accordo. Ma se avesse saputo con chi aveva a che fare pensa davvero che non avrebbe annullato? Cosa aveva da guadagnarci? Per come la vedo io nulla. Sono certa della sua buona fede e i genitori che sapevano dell'evento evidentemente si sono fidati altrimenti non avrebbero mandato i loro figli e avrebbero protestato. L'importante come ripeto è che a scuola se ne discuta riportando tutta la questione nella giusta prospettiva. Non faccia catastrofismi perché la cosa è reparabile... altrimenti dovrebbe intraprendere battaglie da attivista anche per la soppressione delle televisioni, considerando quanta spazzarura trasmettono e visto quanti ragazzi la guardano. Invece fortunatamente ci sono gli adulti a mediare (o almeno dovrebbero). Così a scuola! Ormai l'errore è stato commesso (nessuno è perfetto e la scuola è fatta di persone con pregi e difetti ) ma l'adulto ovvero l'educatore può intervenire per portare ad una corretta interpretazione di tutta la vicenda. Di cose per rimediare se ne possono fare tante e non dubito si faranno. Mi spiace che in tutta 'sta storia ci guadagni in pubblicità un ciarlatano e più se ne parla più " gli dice bene". Mi stia bene.
La preside porga le sue scuse personalmente, classe per classe, a tutte le studentesse, altrimenti SCIOPERO degli STUDENTI a oltranza. Domani Assemblea Straordinaria davanti alla scuola.
Caro Giancarlo, da profano mi è venuto un dubbio e vorrei chiederti di fare chiarezza sulla cosa. Manuela Villa, nel suo intervento del 15 gennaio a "Buona Domenica" ha detto che le ore degli alunni risultavano attività didattica e che gli stessi avevano chiesto ai docenti se dovessero giustificare l'assenza. La Dirigente dell'"Einstein" ha poi precisato, nel suo intervento, postato sul tuo sito, che non si trattava di Alternanza Scuola Lavoro. Il mio dubbio allora è il seguente: si tratta forse di un tentativo di recuperare ore non svolte, considerato che il Liceo Sportivo ha la settimana corta? E se è davvero così, è legittimo? I ragazzi stanno svolgendo tutte le ore previste dal corso di studi? Se così non fosse, il diploma non sarebbe valido. Un dubbioso curioso, tuo ammiratore.
Gentile signora Monica, piuttosto che dei miei trascorsi si rammarichi dell'increscioso fatto: cosa fa condanna le persone perchè giudicano da un singolo episodio e poi lei si affretta a fare subito la medesima cosa appena portato a termine il suo sermone? Le comunico comunque che lei è totalmente fuori strada. Io sono fatta così (qualcuno mi definisce la "pasionaria"), ed anzi questa volta mi sono pure contenuta: dovrebbe vedere quando si parla di disabilità o di tagli alla sanità cosa divento. Lei non può accusarmi di ciò che non è: io non ho affatto sparato a zero su tutto e tutti come sostiene, legga attentamente. Forse è la sua emotività per la consapevolezza del grave errore commesso dalla Preside che la induce a vedere più di quello che è nel mio commento, privandola della lucidità necessaria. Innanzitutto ritenendola la questione più importante (e quindi non iniziando con una critica verso la Dirigente che lei invece sembra avere unicamente davanti gli occhi) ho esordito spiegando quale sia la "giusta cura di un DCA", con lo scopo di rimediare al messaggio ERRATO partito dallo pseudo-scienziato invitato dalla Preside, unico relatore al convegno. Secondo, io mi sono limitata esclusivamente a dire la mia sul fatto accaduto: nessuna parola in merito alla carriera della Preside o sulla sua inidoneità a svolgere il suo ruolo. Dove lo ha letto? Le chiedo cortesemente di attenersi a ciò che ho scritto, seppur nella foga di difendere la sua protetta onde evitare di dire cose che non sono. La questione è di una semplicità assoluta e la ribadisco: un "cazzaro" non può nè deve parlare ad un pubblico di giovani quando si tratta di argomenti che possano mettere a repentaglio la loro salute o lanciare messaggi fuorvianti. La Preside prevedendo il contraddittorio con esponenti della scienza, come da sua stessa ammissione, era a conoscenza della distorta rappresentazione della realtà una volta appreso dell'assenza degli altri relatori, per cui aveva L'OBBLIGO di annullare la conferenza in quel preciso momento, o in seconda battuta, appena resasi conto sul palco delle corbellerie ed offese del soggetto che lo qualificavano ampiamente. Lo ha fatto sì o no, quando lei stessa ha detto di essere combattuta? Leggendo inoltre per mera curiosità il comunicato della Dirigente mi chiedo come si possa (cito le sue testuali parole) "...mettere a confronto pseudo-scienza e scienza, suggestioni e teorie scientifiche, proprio in un liceo sportivo ove spesso si tratta dell’importante interrelazione tra dieta alimentare e attività fisica", chiamando proprio un soggetto simile! Così come mi domando pure come si possa invitare per un tale "nobile scopo", una persona che "NEPPURE SI CONOSCE"!!! 1) Si organizza una conferenza con una persona che nemmeno si sa chi sia 2) si organizza un contraddittorio per bilanciare scienza e "fantascienza" ma "all'ultimo momento gli ospiti emeriti" si ritirano e rimane soltanto quello evidentemente "non emerito" 3) essendo a conoscenza che vengono a mancare i presupposti per un contraddittorio ritirandosi la parte "sana" della discussione si decide di dar voce unicamente alla parte meno accreditata "che non si conosce neppure" 4) pur essendo consapevoli che la cosa sia sbagliata (i dubbi a voler annullare lo confermano) si decide di non annullare la conferenza 5) pur ascoltando i deliri del "non emerito" ospite che lo qualificano ampiamente, si decide di non interrompere il formativo convegno rivolto a degli studenti recante argomenti impattanti per la loro vita. Mi scusi signora Monica, errare è umano ma perseverare è diabolico. Un errore ci può stare, una serie di errori davanti ad un pubblico di giovani da parte di chi ha un ruolo di educatore, a mio avviso no. E mi consenta se dico che ci si forma la propria idea in base a quello che si vede. Unico scopo del confronto e dibattito su questo blog è quello di far prendere consapevolezza dei propri errori affinchè non abbiano più a ripetersi al fine di rassicurare i genitori che affidano i propri figli alla scuola di saperli in un ambiente "protetto". P.S. Premesso che nessuno è autorizzato a dirmi cosa fare e cosa non fare, la rassicuro che le mie azioni riguardano anche la giusta informazione. Invece di darmi suggerimenti e visto che non possiamo arrivare a tutto, invito lei a scendere in campo ed adoperarsi per la tutela dei diritti dei cittadini. Basta con la storiella dell' "armiamoci e partite": il cittadino deve imparare a difedersi e non solo e sempre lamentarsi!