Salta al contenuto principale

La verità Tercas-Caripe stretta tra D'Alema e Renzi

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Sono convinto che la Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, la Tercas, non avrebbe dovuto subire il commissariamento.
Il rapporto tra Mps, D'Alema, Banca Popolare di Bari,
secondo ciò che riporta Affaritaliani.it, dovrebbe essere motivo di un'inchiesta bicamerale.
Richiesta virtuale dell'ex premier, Matteo Renzi, in questi giorni impegnato in una invettiva totale contro il "baffetto" più famoso del partito democratico.
La Tercas era una delle casseforti d'Italia tra le casse di risparmio per una certa profonda e disponibile liquidità.
Faceva gola a tanti anzi ad alcuni, grossi gruppi bancari in difficoltà.
Luca Spoldi, rimarca ciò che abbiamo sempre scritto e confermato in ogni nostro articolo.
La Tercas e la controllata Caripe sono stati un grosso affare per la Banca Popolare di Bari, pagato per una cospicua fetta dal fondo interbancario.
Ora i futuri azionisti di Bpb dovranno subire una perdita di valore delle proprie azioni che da 9, 53 euro sono passate a 7,50 con un probabile e prossima valutazione di 6,78 euro.
In attesa della decisione della Corte Costituzionale sul limite del diritto di recesso, le nostre domande rimangono sempre le stesse, identiche, immutabili.
Chi ha tirato i fili della matassa?
Che influenza ha avuto Banca D'Italia?
Chi ha condannato e venduto l'intero territorio abruzzese?
Che rapporti ci sono tra il caso Tercas- Caripe e Carichieti?
Le risposte, forse, dalla commissione d'inchiesta bicamerale.
Forse, perchè le piccole intimidazioni, creano nuovi equilibri.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Hai dimenticato il compasso?