Una ragazza che s'interessa ai nostri occhi, alla nostra attenzione, al nostro ascolto.
Un vedovo muscoloso e ricco che vi invita a una chat.
Uomini e donne, intesi come la parità sociale della truffa.
La solitudine che diventa la molla dell'adescamento insieme alla curiosità, all'attrazione per quella foto e per quella giustificata gentilezza.
L'ego infinito che diventa legame di un eco del sè.
Basta poco.
Un attimo di condivisione, una risposta in chat privata e ci si ritrova in un mondo registrato e di ricatto.
Cristian Simonella, titolare della libreria Tempo Libero, ha mantenuto il gioco con un bluff da consumato attore.
Fino a un certo punto.
Prima della ricatto, della presumibile estorsione, della registrazione.
Questa è la sua storia e la sua intervista.
Fate attenzione.
Controllate sempre voi stessi e i vostri figli.
Il virtuale gioca tra desideri e paure dell'inconscio più superficiale.
Fino all'incubo finale che trasforma tutto in vergogna e imbarazzo.
E si paga...
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