Piccola Provocazione.
Ecco l'idea venuta fuori nella triste, tristissima riunione del coordinamento regionale di Forza Italia. ( f.to certastampa)
Pagano è alla penultima convocazione e poi sarà commissariato.
Chiodi ha solo l'idea di Quagliarello e Gatti altri pensieri marsicani ( che vi racconteremo).
Il pensiero natalizio da mettere sotto l'albero è del sindaco Maurizio Brucchi al suo padrino di Futuro In Paolo Gatti.
Il diktat politico gattiano, in poche parole il pubblico dettato, è stato mal digerito dal Primo cittadino teramano che ha esortato i suoi fedelissimi a convenire una soluzione.
Di Stefano e Lucantoni sono intoccabili, nonostante l'evidente, l'ovvio e il quotidiano?
Benissimo ma nessuno può vietare di rimescolare le deleghe anche per regalare l'immagine di pulizia morale e di quell'anti corruzione di legge tra i dirigenti.
La Lucantoni dovrebbe lasciare gli uffici della cultura per spostarsi alla Manutenzione, potrebbe fare tanto con il trucco destinato alla Città e cambiare d'abito a Teramo.
Il rinnovo di vestito diventerà una moda.
C'è chi aveva proposto il sociale, ma a tutto c'è un limite.
Di Stefano?
Dopo sette anni ai lavori pubblici secondo ufficio, sarà destinato alla cultura.
Una rivoluzione.
Sarà proiettato per stile e approccio a fare meglio della preferita del consigliere regionale.
Rappresenterà l'idea politica del suo padrino.
La meritocrazia e la preparazione scelta dai cittadini.
La speranza per Teramo e i teramani.
Paolo Gatti?
Spiazzato da se stesso come spesso gli capita dalla sconfitta regionale.
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