Antiviolenza: nuovo regolamento per Casa Maia
Ingresso in emergenza H24 da parte delle Forze dell’Ordine, Asl e autorità giudiziaria. I dati del centro “La Fenice”
Pubblichiamo report del centro antiviolenza La Fenice, sintetizzato dall'ufficio stampa della Provincia di Teramo.
In occasione della riunione della cabina di regia della Rete provinciale antiviolenza convocata dalla Prefettura venerdì scorso, la Provincia ha presentato il nuovo regolamento di gestione e funzionamento di Casa Maia, casa di accoglienza per donne maltrattate.
La novità maggiore è la previsione dell’ingresso in emergenza H24 su disposizione delle Forze dell’ordine, della ASL e dell’ autorità giudiziaria; una disposizione che consente di aiutare le donne in casi di imminente pericolo. Un ulteriore passo di collaborazione e integrazione fra i servizi di riferimento della vasta rete provinciale antiviolenza della quale fa parte anche la Provincia che gestisce la casa di accoglienza e il Centro antiviolenza “La Fenice”.
I dati 2018 “La Fenice”
Nel 2018 sono state prese in carico 81 donne 11 in più del 2017; 53 allo sportello di Teramo, 17 a quello di Martinsicuro e 11 donne allo sportello di Pineto.
L’aumento della domanda è certamente ricollegabile all’attività di informazione e comunicazione svolta dall’Ente (con iniziative mirate realizzate in collaborazione con la Commissione pari opportunità) che ha consentito di raggiungere un numero di donne di molto maggiore rispetto al passato.
Del totale delle donne che si sono rivolte per la prima volta al Centro antiviolenza “La Fenice” nel corso del 2018, 57 hanno subito violenza fisica; 39 violenza economica; 27 violenza sessuale; 71 violenza psicologica e 14 stalking.
Sulla base dei dati rilevati e volendo tracciare il profilo della donna che si è rivolta al Centro Antiviolenza “La Fenice” nel corso del 2018 per chiedere aiuto a causa della violenza subita, si vedrà che è italiana in 68 casi su 81. Un dato che va certamente indagato ricollegabile anche alle differenze linguistiche, culturali e religiose che spesso rappresentano una barriera per le donne straniere.
NAZIONALITA’
ITALIANE
68
STRANIERE
13
NUMERO DI MINORI COINVOLTI: 69
NUMERO FIGLI MAGGIORENNI: 53
STATO CIVILE
Per quanto riguarda lo stato civile, 30 donne sono nubili, 21 coniugate e 1 convivente. Sono 20 le donne separate di fatto o legalmente e 6 le donne divorziate.
NUBILE 30
SEPARATA 20
DIVORZIATA 6
CONVIVENTE 1
VEDOVA 3
CONIUGATA 21
Delle 81 donne nuove accolte nel corso del 2018, 20 donne hanno subito violenza da parte del coniuge, 33 donne da parte dell’ex, 8 donne da parte del convivente. Questo dato sottolinea che la maggior parte delle violenze avviene ad opera del coniuge all’interno del matrimonio (la maggior parte delle donne che si sono rivolte al Centro sono coniugate), in seconda battuta da parte dell’ex e infine dal convivente. La lettura del dato statistico riguardante l’ex ha a che fare proprio con la dinamica della violenza. La maggior parte degli uomini violenti, lo diventa di più dopo la separazione.
MALTRATTANTE
MARITO
20
CONVIVENTE
8
EX
33
FIGLI
3
FIDANZATO
6
FAMILIARI
8
ALTRO (conoscenti o sconosciuti)
4
TIPOLOGIA DI VIOLENZA
FISICA
57/81
PSICOLOGICA
71/81
ECONOMICA
39/81
SESSUALE
27/81
STALKING
14/81
FIGLI TESTIMONI DI VIOLENZA
21/81
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