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Delfico. Core e Falini sono in conflitto d'interesse?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La Sezione VII del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 652 del 22 gennaio 2024, ha affrontato una specifica situazione in cui può trovarsi un consigliere comunale durante l'adozione di un provvedimento deliberativo. Al centro della questione vi è l'art. 78 del d.lgs. n. N. 267/2000 (TUEL), intitolato Doveri e condizione giuridica, del d.lgs. N. 267/2000 (TUEL) Questa norma ritiene che il comportamento degli amministratori, nell'esercizio delle loro funzioni, deve conformarsi ai principi di imparzialità e buona amministrazione, nel rispetto della netta distinzione tra le competenze, le funzioni e le responsabilità proprie degli amministratori e quelle specifiche dei dirigenti delle rispettive amministrazioni. Inoltre, il secondo comma dell'art. 78 impone ai consiglieri l'obbligo di astenersi dal partecipare alla discussione e alla votazione di delibere che riguardano interessi personali o di loro parenti e affini fino al quarto grado.

Fin qui tutto chiaro. Le nostre domande rimangono in calce è diventano sintesi di alcuni dubbi.
La maggioranza della Provincia chiede al Comune di Teramo l'autorizzazione per costruire con i moduli scolastici provvisori destinati al convitto Delfico alla Cona.
Una maggioranza di cui Andrea Core è il vice presidente e Sara Falini è invece dipendente dell'Ente.
Andrea Core è attualmente Capogruppo, consigliere comunale ed ex assessore della Giunta D'Alberto I,
Sara FAlini è attualmente anche consigliera comunale ed ex assessore della Giunta D'Alberto I.

Non dimentichiamo anche Fabio Bartolini, anima della Ricostruzione scolastica in Provincia, consigliere provinciale e comunale.

Se ci fosse anche una valutazione estensiva ci sarebbero altri consiglieri comunali con parenti che lavorano in Provincia.

Si ravvede un conflitto d'interesse? Un voto condizionato? Si dovrebbero astenere? 
Chi risponde? 


 

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