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La grande Vergogna delle Foibe a Teramo. D'Alberto non prende le distanze dal consigliere Lancione...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Caro Sindaco D'Alberto, ci ha negato una intervista, rimandandoci a un suo passaggio in consiglio comunale.
Non può scegliersi le domande o i tempi delle risposte.
Non siamo in un regime Dalbertiano e soprattutto non si offende la deontologia di chi lavora per informare.
Ancora una volta non ha preso una decisione e a Teramo, Paese per eccellenza degli "scontranomi". la ricorderanno come il sindaco del sentiamoci, prendiamoci un caffè, ti chiamo, "L'Aspettino".
L'aspettino è colui che attende, rimugina, ragiona per poi fare una pessima figura.
Il consigliere Lancione dovrà chiedere scusa o dimettersi.
L'ass. Core dovrà chiedere scusa o dimettersi.

Non c'è altra storia.
Mentre ripensa, riattende, riprende un caffè, ci ri-richiama, le offriamo un passaggio del 2019 del Presidente Mattarella, il nostro "Sergio" che avrebbe dovuto insegnarle la difesa politica per la storia e per i defunti civili italiani.

"Desidero ricordare qui le parole di una dichiarazione congiunta tra il mio predecessore, il Presidente Giorgio Napolitano, che tanto ha fatto per ristabilire verità su quei tragici avvenimenti, e l’allora Presidente della Repubblica di Croazia Ivo Josipović  del settembre 2011:

“Gli atroci crimini commessi non hanno giustificazione alcuna. Essi non potranno ripetersi nell'Europa unita, mai più. Condanniamo ancora una volta le ideologie totalitarie che hanno soppresso crudelmente la libertà e conculcato il diritto dell'individuo di essere diverso, per nascita o per scelta”.

Aspettiamo, l'aspettino.

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il grande Sciascia divideva l'umanità in cinque categorie :
Uomini, Mezzi Uomini, Ominicchi, i Pigliainculo e i Quaquaraquà.
Secondo voi in quale categoria potrebbe essere
classificato il sindaco D'Alberto ? il sondaggio è aperto