Conosco Luca Di Sabatino ma non c'è nessun conflitto di interesse ma solo di orgoglio.
Di famiglia in generazione.
Cito Veronica Pompeo che scrive " Non ripubblico a caso le foto di Luca Di Sabatino. Lo faccio con estremo piacere, per annunciare il suo PRIMO PREMIO nella sezione Fotografia, nell’ambito della Terza Biennale D’Arte Contemporanea di Salerno.
Chapeau, Luca."
Immagini forti che fanno male alla nostra coscienza priva di consapevolezza per quel cinismo ego riferito, che diventa esistenza e desistenza senza la batteria.
Luca ci ferisce in maniera voluttuosa e volontaria come un sasso di ghirigori nello stagno.
Ci fa riflettere, ci sospende nel suo tempo alla ricerca del sentimento umano.
Un nuovo richiamo al romanticismo che quel giorno si chiamava autoscatto, un lento di impressionismo contro un futuro fatto di flash e poca memoria.
Luca anima di trucco la vita che sembra morta e che diventa il simulacro di maschere senza volti.
La chiamano società moderna e una insolente fotografia, ne diventa la prima testimone dell'accusa.
Scossi e rapiti.
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