i Due Punti

Il Toulente, un solvente che viene utilizzato al posto del benzene, non doveva essere presente nell'acqua potabile.
Come l'acqua potabile con tracce di Toulene,  ( 18,6 microgrammi/litro  nell'idrico di Isola del Gran Sasso), Etilbenzene e Xilene non poteva essere utilizzata per fare pane, pasta e altri prodotti alimentari.
Il toulene non è tabellato con un minimo e massimo perchè la sua presenza non è prevista nella nostra H2O.
In questo caso si fa riferimento all'Istituto Superiore di Sanità che nel 2003  stabilì il limite a 15 microgrammi/litro.
Nel 2004 l'Oms portò tale sbarramento a 700 microgrammi/litro.
Differente per le acque potabili sotterranee, il cui limite per le leggi ambientali rimane a 15 microgrmmi/litro.
L'Asl di Teramo non ha vietato l'uso dell'acqua nella provincia aprutina per il toulene del quattro e cinque maggio ma per l'otto maggio, odore e sapore dell'acqua non conforme alla legge.
Molto probabilmente non sapremo quale sostanza ha inquinato il nostro sistema idrico, perchè in natura ci sono potenzialmente oltre 100 mila sostanze tossiche che non vengono cercate nelle analisi ufficiali.
I tecnici del Sian, la responsabile, d.ssa Marconi dell'asl di Teramo, ci hanno con molta probabilità evitato un avvelenamento o peggio.
Tutto secondo legge e seguendo un parere formalmente richiesto all'Istituto Superiore di Sanità.
Voi dareste a bere a vostro figlio un'acqua sporca, dal sapore inaccettabile e dall'odore nauseante?
Io no.
Nel frattempo, la d.ssa Marconi pare abbia ricevuto un provvedimento disciplinare.
La colpa dello stato di insicurezza del nostro sistema idrico è della d.ssa Marconi.
Senza parole, in attesa della Procura di Teramo. 

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