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Caccioni e Falasca pronti a uscire da Futuro In...

di Giancarlo Falconi
13 minuti

La ragione della crisi in comune?
Paolo Gatti.
Il metodo di Paolo Gatti.
Prendere una decisione e poi far finta di condividere con il gruppo.
Una piccola domanda ai dissidenti?
Vi siete accorti solo ora che un leader agisce da leader?
Vi siete accorti solo ora che non esiste una democrazia partecipata a Futuro in ?
Vi siete accorti solo ora che non esiste il merito ma solo i voti?
Vi siete accorti solo ora che i voti rendono tutti devoti?
Una questione di fede.

Dodo?
Non si discutono le qualità ma la visione politica.

Avrebbe dovuto far cadere questa giunta nel 2016.
Ora eravamo pronti al voto.

Quali sono le richieste dei dissidenti?
Il diniego assoluto a una giunta a nove.
Congelamento delle nuove nomine.
Il rispetto dell'accordo di programma 2016 con  Maurizio Brucchi.
Altrimenti?
Fuori da Futuro In e dalla maggioranza.
Un nuovo gruppo in consiglio comunale con Mimmo Sbraccia.
I TRE TRE.
Comici se manterranno il numero legale.
Coerenti se non rappresenteranno la loro presenza.

Gli accordi passati?
Nulla è stato mantenuto e tutto promesso.
Vi ricordate la poesia?
Ma veramente avete avuto il coraggio di firmare un simile vaniloquio populista?demagogia

Ecco la sintesi..." Il metodo o meglio “regole condivise”:
- definire i punti fondamentali da portare avanti nel breve e nel medio termine; - definire le prospettive strategiche per dare nuovo impulso e futuro all’azione amministrativa; - definire tempi e modi per portare a conclusione i progetti e i procedimenti; - definire una nuova figura di amministratore, meno autoreferenziale e più inclusivo; - definire il ruolo del tavolo politico formato dai rappresentanti dei gruppi di maggioranza, nel partecipare, condividere e indirizzare l’attività amministrativa dell’ente;    
Il merito:
il programma elettorale sostenuto da tutti noi è quello che ci ha fatto vincere; da lì dobbiamo ripartire ed individuare alcuni temi strategici da portare avanti.          
- Una città dove è bello vivere
La città del pedone e della bicicletta dando centralità alla vivibilità della nostra città. - approvazione del Piano Urbano del Traffico, subito dopo l’approvazione del Bilancio di previsione integrato con il Piano della mobilità sostenibile, con i percorsi ciclo-pedonali, sfruttando il lungofiume per garantire una connessione tra centro e periferie. In tal senso, sarebbe opportuno iniziare già a definire ed attuare alcuni percorsi ciclo-pedonali lungo viale Crispi, Via Po e Ponte San Francesco fino al Centro storico; - in questa ottica di mobilità sostenibile,  è imprescindibile un nuovo sistema di bike sharing, che sostituisca quello in essere, entro il 2016, rintracciando idonei finanziamenti; - rigenerazione del Parco fluviale attraverso: a) il suo prolungamento verso il mare e comunque fino a San Nicolò a Tordino; b) miglioramento dei collegamenti con la città; c) realizzazione di strutture legate allo sport e allo svago; d) destinazione di spazi per orti urbani e giardini didattici. Ovviamente perché non siano solo enunciazioni di principio, sono necessarie  le risorse economiche; la pianificazione del Masterplan, seppure in fase avanzata, potrebbe rappresentare la giusta ed immediata soluzione. Sarebbe anche l’occasione per la riapertura del confronto per i progetti e la destinazione dei fondi dello stesso Masterplan. Il Piano dei parcheggi e della sosta dovrà essere integrato al Piano del traffico e della mobilità sostenibile in un documento unico  programmatico.   - Riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione Si comincia dal patrimonio della città, attraverso una attività di pianificazione urbanistica che, partendo dai progetti realizzati e in via di realizzazione, ridisegni la Teramo del futuro. In tal senso la creazione di una sorta di Urban Center quale luogo fisico e virtuale, raccoglitore di idee, proposte, progetti in una logica di partecipazione attiva e di condivisione da parte di tutti gli attori interessati, potrebbe rappresentare un sistema innovativo di costruzione e rigenerazione urbana. Contenitore da realizzare entro l’estate 2016, sviluppandolo nelle sue diverse fasi entro  l’autunno, che tenga conto dei diversi progetti già avviati: a) arretramento della Stazione che permetterà di realizzare la riconnessione tra la città e le aree ex industriali; b) recupero ex Ospedale psichiatrico quale centro universitario o anche specializzato per arte e musica; progetto di recupero  che deve essere condiviso e che deve vedere il Comune di Teramo svolgere un ruolo di regia di tutte le fasi urbanistiche e di realizzazione; c) recupero, riuso e valorizzazione di spazi vecchi e nuovi:  dall’area Mercato coperto all’ ex Stadio comunale (attraverso finanziamenti comunitari del Por FESR su cui siamo già lavorando con un unico elemento conduttore: la sostenibilità); dal recupero funzionale del Teatro romano al Castello Della Monica; dall’Ipogeo all’ARCA, attraverso un progetto integrato di rilancio e promozione del Centro storico; contestualmente è necessario procedere alla redazione e successiva approvazione del Piano Particolareggiato del Centro Storico dando, entro l’estate, un incarico a un tecnico dipendente dell’amministrazione comunale per avviare le attività; d) confronto con gli enti interessati su spazi e strutture area ex Villeroy,  valutando tra le tante ipotesi anche quella della realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia, con conseguente riutilizzo dell’attuale Tribunale quale sede unica comunale, anche in considerazione dell’accorpamento di tutti i Tribunali della provincia a Teramo; e) chiusura in tempi brevi della variante urbanistica per la riassegnazione delle aree edificabili, dopo aver già approvato le retrocessioni, sicuro volano del mercato immobiliare; f) housing sociale: oltre 17 milioni di euro di soldi pubblici che verranno riversati sul nostro territorio, grande occasione per riqualificare un’area degradata della città; g) riuso degli immobili dismessi anche non di proprietà del Comune quali ex Banca d’Italia, ex Telecom ed altri, in considerazione del fatto che oggi più che mai è fuori da ogni logica proseguire la programmazione urbanistica attraverso progetti che  prevedono consumo del territorio; h) esternalizzazione degli impianti sportivi che contempli l’intervento privato per migliorare le strutture e nello stesso tempo la fruibilità da parte di tutti i cittadini teramani; ci sono importanti progetti in corso: tra tutti il projet financing della piscina e quello dell’impianto sportivo dell’Acquaviva;    
- Competitività
a) attraverso la rigenerazione dei rapporti istituzionali con l’Università, IZS, la ASL, la CCIAA e tutte le eccellenze del territorio, mediante il rinnovo del tavolo permanente e l’apertura ad una più ampia partecipazione;
b) attraverso la cura e il decoro della città, partendo proprio dalla riqualificazione di Corso San Giorgio e Corso De Michetti i cui lavori sono già avviati e attraverso un piano di interventi immediati e straordinari da mettere in atto nelle more della realizzazione del piano stesso; c) attraverso un programma di agevolazioni fiscali per le attività produttive che garantiscono nuove assunzioni ovvero attraverso agevolazioni fiscali per nuove attività economiche in talune zone del centro a rischio di desertificazione commerciale; d) attraverso la manutenzione e il decoro della città e delle frazioni  con risorse di bilancio ad esse destinate; nel bilancio di previsione sono previsti 500.000 euro di oneri della Bucalossi, 1.500.000 euro di devoluzione di mutui da CDP di cui 480.000 euro subito disponibili; e) attraverso l’eliminazione dei vincoli di destinazione delle aree artigianali di pertinenza comunale e delle aree industriali, promuovendo tavoli istituzionali al fine di garantire una maggiore attrattività produttiva e flessibilità di investimenti imprenditoriali; intervento da mettere in atto nel rispetto delle compatibilità tecnico-normative nel secondo semestre 2016; f) attraverso una impostazione chiara dell’azione amministrativa che metta al centro la persona, il sistema dei servizi, il welfare, con continua e perseverante attenzione alle politiche socio-assistenziali, alla famiglia, all’integrazione e all’inclusione sociale, al fine di consentire il raggiungimento di una comunità cittadina il più possibile equa, inclusiva ed armonizzata, che dia sostegno e non lasci indietro coloro che si trovano in una situazione di difficoltà. Il Bilancio di previsione mantiene la barra dritta su Scuola e Sociale: mantenere inalterate le 21 ore di assistenza scolastica a tutti gli studenti con disabilità residenti a Teramo e frequentanti le Scuole dell'infanzia, primaria e media ivi compresi i Nidi e il trasporto scolastico. Verranno garantiti i molti servizi sociali nonostante la sempre maggiore esiguità di risorse. Si continuerà a garantire un servizio di refezione scolastica di altissimo livello a tariffe contenute con riferimento ai Nidi; sarà necessario esternalizzare alcune delle nostre strutture ma questo non vorrà dire abdicare al nostro ruolo di garante dei servizi di qualità  alla persona, che anzi sarà esercitato con la tradizionale attenzione; g) attraverso la Cultura che non sia più semplice assistenzialismo ma presenza costante per far emergere quel tessuto vivace e fertile del nostro territorio. Potrebbe risultare efficace al fine di assicurare una maggiore partecipazione delle associazioni, istituire entro l'estate la Consulta della Cultura come già previsto dal programma elettorale; h) attraverso il Turismo lavorando in sinergia con il territorio e le altre istituzioni per inserire Teramo in un circuito di ampio respiro che possa valorizzare in termini di notorietà e di divulgazione delle nostre bellezze architettoniche e artistiche, i nostri siti archeologici, le nostre eccellenze agro-alimentari e le nostre risorse paesaggistiche. In tal senso è stata iniziata un’attività con la DMC Abruzzo per dare a Teramo il ruolo di “porta del parco” e inserirla nei flussi turistici della direttrice Tirreno-Adriatica; i) attraverso una gestione più manageriale del nostro patrimonio affidata ANCHE a esperti immobiliari da individuare tramite procedure di evidenza pubblica; j) attraverso un ammodernamento della macchina amministrativa entro la fine dell’anno, che preveda rinnovamento, semplificazione e potenziamento degli uffici strategici al fine di attuare il presente documento. Rinnovamento che non può non riguardare, cosi come previsto dalla nuova legge sulle partecipate, la TEAM attraverso la nomina di figure manageriali qualificate, di comprovata ed indiscussa esperienza (come peraltro accaduto fino ad ora) e che tale figura venga individuata attraverso procedura di pubblica selezione cosi come prevede il nostro regolamento. In questi anni è stato fatto un grande lavoro di revisione della spesa sul personale. Quattro saranno le macro-aree su cui basare il futuro della pubblica amministrazione: • servizi alla persona • servizi finanziari • servizi amministrativi • servizi tecnici   I passaggi da affrontare saranno: 1) revisione del Regolamento degli uffici e dei servizi; 2) approvazione del Piano triennale del fabbisogno del personale, nel quale comprendere le modifiche da apportare in sede di nuova pianta organica; 3) approvazione pianta organica, con particolare attenzione alla riqualificazione del personale.     I temi programmatici evidenziati sono uno spaccato del grande lavoro svolto e una prospettiva sul lavoro da fare. Non è possibile lasciare tutto questo grande “patrimonio” a chi non ha fatto nulla per meritarlo e non è pronto per governare la complessità del presente.  
E’ stata chiesta discontinuità politica ed amministrativa e discontinuità c’è stata.
E’ stato chiesto rinnovamento e rinnovamento ci sarà.
E’ stata chiesta rotazione e rotazione ci sarà.
E’ stato chiesto che vi fosse, giustamente, condivisione di piattaforma programmatica e condivisione c’è stata.
Nulla a questo punto ci divide e non vi è motivo di non rispettare il mandato conferitoci dai cittadini. La sottoscrizione di questa piattaforma è il nuovo punto di partenza, condiviso, di prospettiva, di impegno, di responsabilità. Con scelte chiare e nette, frutto delle nostre comuni volontà, accompagnate dagli strumenti di misurazione dei risultati. Siamo pronti per ripartire con fiducia, rispetto reciproco e lealtà tra di noi e verso i cittadini teramani. Io ci sto.                                                                                                                   Maurizio Brucchi".

Che succederà?
Uno o più assessori daranno le proprie dimissioni per salvare il comune di Teramo.
Gli unici che saranno ricordati per un gesto finalmente dignitoso.
Falasca, Sbraccia e Caccioni hanno una sola occasione.
Non tornare più indietro.
Saluti da Teramo in...la linea allo studio. 

Foto Uroman

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Commenti

Se la necessità di ulteriori 3 assessori è giustificata dall'enorme mole di lavoro amministrativo conseguente anche agli eventi sismici e meteorologici, che richiede un allargamento delle deleghe e delle responsabilità, non sarebbe stata buona cosa accordarsi per mantenere la stessa spesa per le indennità di sei assessori, da ripartire equamente tra nove? Un bel segnale all'esterno (cittadini) e all'interno della coalizione, le priorità sarebbero state chiare. . . .

Falasca...ancoraaaaa.....bastaaaaaaa.....da quando ha perso la poltrona alla provincia è un pianto continuo!! Fortunatamente ha finito con la politica...