Nonostante gli anni trascorsi, le rassicurazioni, nella giornata di ieri, 13.02.2024 a seguito della riunione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
che disciplina la materia di salute e sicurezza, tenutasi in Questura, si è
appreso che i previsti, ed a questo punto presunti lavori di adeguamento
sismico non inizieranno nei primi mesi del 2024., smentendo una precedente comunicazione relativa ad un “cronoprogramma” nei primi mesi del 2024. Pare che vi sia un segretissimo progetto già approvato, ma non sussista alcuna gara di appalto bandita , e che l’importo dei lavori
ammonti a circa 10 milioni di euro, a cui andranno sommati altri lavori interni per la sistemazione di alloggi, traslochi, stoccaggio archivi con ulteriore esborso.
Da più di un anno questa O.S. cerca di acquisire una qualche documentazione che effettivamente indichi la tipologia dei
lavori, l’entità, la previsione di spesa ma soprattutto per ciò che concerne
“i rischi sull’interferenza da lavoro” per i colleghi che lavorano all’interno
della struttura e per l’utenza che usufruisce dei servizi all’interno di essa, tuttavia senza successo, in quanto gli atti sarebbero sottratti per non “turbare” ipotetiche gare di appalto di fatto ancora non bandite.
Questa O.S. che da anni si batte affinché la Questura raggiunga uno standard di
sicurezza sismico idoneo, è rimasta basita, anche perché nella stessa
riunione, si è appreso che nessun ufficio verrà delocalizzato, che verrà
soppresso un luogo strategico per l’addestramento quale il poligono di
tiro interno, il cui allestimento e manutenzione sono costati migliaia di
euro. Oltre alle file interminabili di utenti all’esterno dell’edificio si
verificherà un viavai di mezzi impegnati nei lavori con relativi rischi .
Perché nel frattempo l’edificio del Palazzo del Governo (Prefettura), per
ciò che concerne i lavori sulla struttura ha avuto la possibilità di
[14/2, 09:08] Giancarlo Falconi: delocalizzare l’intero stabile? A chi giova non costruire una struttura moderna ed adeguata spendendo milioni su un edificio superato e
sottodimensionato? Chi ha preso queste decisioni? Perché non è possibile
avere alcun documento al fine di verificare la catena decisionale?
Veramente si vuole sacrificare la sicurezza nei luoghi di lavoro sull’altare della burocrazia e l’inerzia ?
Chiediamo a questo punto chiarezza a tutti i livelli, dati certi ed impegni concreti, basta chiacchiere sterili. Se costretti, per abbattere questo “ MURO DI GOMMA”, al fine di tutelare gli interessi sulla sicurezza delle
lavoratrici e dei i lavorati ci rivolgeremo nelle opportune sedi ed ai
preposti organi di controllo.
La Segreteria Provinciale
SAP
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