Non era un funerale.
Il tempo sospeso tra un abbraccio con Erika, un dolore che conosciamo e un paese nella salitella di Piano Grande.
Il vicolo stretto a sinistra verso la Chiesa.
Un monopoli a cuori con il parco della Vittoria o viale dei Giardini nei tanti volti dimessi e dismessi.
Messi a soqquadro da una messa che regala l'ultimo saluto.
Tonino Ginoble non è passato a miglior vita ma rimane sospeso nell'aria delle voci.
Vociare di eco in tetto.
Un ricordo tra i pulcini del pallone, tra i vicini, tra i tanti ragazzi fatti uomini.
Ognuno con una memoria da tramandare.
L'aria del paese che diventa immutabile e immortale.
Il campanile, il terremoto, la ricostruzione, il sindaco, tutto fermo.
Il Sabato del villaggio.
Immobile.
Si chiama rispetto, calore, umanità, fratellanza, educazione, stile e comunità.
Torricella Sicura.
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