Una premessa. Sono un uomo fortunato. Ho fatto una buona vita con un buon lavoro. Ho sempre amato essere un operaio e avere una casa di mia proprietà. I miei figli hanno seguito tutti la loro strada e ora vivono fuori regione. Le abitudini.Volevo ricordare all'ufficio della Ricostruzione che noi, le nostre case, non siamo solo pratiche. Siamo vita. In quei cento metri quadrati ci sono gli studi di mia figlia, il calcio di mio figlio, la morte di mia moglie, la nostra sofferenza e gioia.
Tutto lì.Vi sembra giusto voler morire in casa mia?
Non voler più ascoltare conferenze stampa, promesse, problemi, annunci?
Due anni di attesa nella speranza di vedere una gru, un martello, una rete. Il vostro, cari tecnici, è un lavoro sociale, economico, psicologico. Voi non sapete quando potete dare o togliere dalle emozioni di una persona. Vi chiedo l'ultimo desiderio di un uomo rimasto "felicemente " solo, poter tornare a casa propria. Non solo è un mio diritto ma sarebbe da parte vostra un segno di speranza per la nostra Città. Grazie anche a te Giancarlo per l'ospitalità...
Lettera firmata
Questa Lettera si unisce alle altre decine che sono arrivate in questi due anni e alla testimonianza raccolta ieri mattina da parte dell'ass. Di Padova. Ascoltate....https://www.youtube.com/watch?v=Jl79kdWz6Ks
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Commenti
Vpgliamo sapere che fine farà la scuola savini in via carducci e soprattutto ricordo che altrove tipo ascoli le ristrutturazioni specie le b sono gia iniziate . Qui noi siamo ancora alle chiecchere e alle promesse. Io credo che la magistratura si deve cominciare ad interessare al problema