Salta al contenuto principale

Montorio: La storia di Cesarino e di un vaccino negato...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La storia è di Cesarino Di Pietro che da quasi 10 anni vive a Montorio tra un letto e una carrozzina speciale dopo essere rimasto paralizzato a causa di un incidente stradale.
Un episodio di cronaca che ha visto Cesarino unica vittima.

Ogni giorno la moglie Natalina è al suo fianco con la figlia e una equipe specializzata.

Ha diritto al vaccino contro il covid 19.
Hanno diritto al vaccino anti Covid 19 in previsione anche di una operazione chirurgica. 

L'appello è rivolto al sindaco di Montorio Fabio Altitonante con una domanda diretta e schietta durante la trasmissione Vera Mattina in onda su Vera Tv
https://www.youtube.com/watch?v=tECy8nsLfOY

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Alla luce di questo increscioso fatto di cronaca per questo sfortunato cittadino montoriese ,ed al quale faccio un.augurio di cuore di risolvere il.suo problema ,sto facendo una riflessione che è.la seguente:"Ma oltre al.Sindaco di.Montorio al.Vonano,vorrei chiedere al.Direttore. Generale
della ASL.di Teramo Dott.Di.Giosia cosa ne pensa e, soprattutto se vorrà impegnarsi ne giro di.poche ore a far vaccinare questo suo compaesano.
Grazie.Dott Di Giosia
Carlo

Allettati e non deambulanti a domicilio dimenticati dalla sanità, scandaloso, vergognoso e indegno. La colpa è anche di voi giornalisti che date le notizie solo per i vostri obiettivi ma mai vi adoperate per risolvere il problema realmente. Magari sputtanando in maniera inequivocabile i diretti responsabili.

Ma che ce vo a fa nà puncicata a Cesarino e Natalina!
Montorio non è una tentacolare metropoli come Milano, e se la Regione Abruzzo non si è ancora degnata di organizzare le vaccinazioni domiciliari, mi domando cosa aspetta il medico di base o la guardia medica, a farsi consegnare un "flaconcino", fare un salto, a casa del signor Di Pietro, e somministrargli il desiderato siero, per la Sua tranquillità!
Allons Enfants
Aznavour

Aznavour, in realtà non è così semplice (ma neanche così complesso eh!).
Le vaccinazioni a domicilio, specialmente con il vaccino Pfizer che viene riservato ai più fragili vanno organizzate in maniera precisa. Purtroppo in questo stato di "preciso" non c'è nulla, come dimostra la telefonata ricevuta dalla signora.
Inoltre siamo un paese in cui il digitale fa fatica a prendere piede, soprattutto nelle menti di chi ci governa. Siamo arrivati al telelavoro dopo 20 anni dall'entrata in vigore della legge, solo grazie ad una pandemia!

Ad un anno dalla pandemia poi, l'italia non si è dotata di un sistema informatizzato per la raccolta dei dati sul coronavirus, cosa basilare per poter procedere ad ogni eventuale studio scientifico e statistico serio. Si va avanti con i dati amministrativi...

Siamo una vergogna, più o meno in tutto, queso lo paghiamo tutti ma i più deboli ne soffrono maggiormente.

@Marvin
Ma perché deve essere tutto così difficile?
Tuttavia DOROTEO, il meglio gatto dell'IPOGEO, ha saputo dal infermiera assistente del dirigente medico vaccinatore che:
1) Il flacone che contiene il vaccino Pfizer si scongela in 3 ore ;
2) In temperatura ambiente si conserva per 5 giorni;
3) Si aggiunge una soluzione di cloruro di sodio, mescolata non agitata, come il vodka Martini di James Bond;
4) e voilà 5-6 dosi di vaccino già pronti per essere somministrati....... anche da un volenteroso medico di base di Montorio al Vomano, che avrà la buona volontà di recarsi a casa di Cesarino e Natalina!
e io fra di voi
Aznavour