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Il Cirsu e il caso di Radioattività. Non raccontateci dei pannoloni...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Questa mattina l'Arta farà l'ennesima visita al Cirsu.
Visita di cortesia visto che era tutto tranquillo e la vita della Repubblica indipendente di Grasciano scorreva serena.

In fondo abbiamo avuto solo chiusure degli impianti per evidenti irregolarità, incendi e fuoriuscita di percolato.
Come non essere persuasi che l'ambiente e la salute pubblica fossero in ottime mani e in condizioni di assoluta sicurezza?
Solo il sindaco di Notaresco, Diego Di Bonaventura e gli ex operai di Sogesa,  hanno continuato a sottolineare lo stato di precarietà della gestione di Cirsu.
Il risultato?
Tre camion di rifiuti speciali, di sostanze che hanno riscontrato un grado di tossicità oltre la norma stanno tornando a Grasciano.
Chi controllerà la salute degli operai?
Chi garantirà la salute dei residenti?
Chi pagherà per gli omessi controlli?

(Inchiesta aperta. Pm Luca Sciarretta).
Chi avallerà il passato?
Che cosa ci verrà raccontato per poter riaprire con l'ennessima proroga la nuova hera di Cirsu?
Vi prego tutto, ma proprio tutto, ma non i pannolloni radioattivi per l'uso di chemioterapici.
Meglio la storia degli Ufo  e di un parcheggio della navicella madre, in divieto di sosta. 

 

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Di Bonaventura è uno dei pochissimi politici che ancora stimo. Speriamo che non venga inquinato da tutti gli altri politici di "mer...colato" che sono in circolazione.