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Immobili invenduti: La Campania chiama l'Abruzzo...

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Riassunto della puntate precedenti.
Il caso immobili invenduti per aumentare il patrimonio Ater della regione Abruzzo e per venire incontro alle esigenze di alloggi anche e soprattutto da parte degli sfollati post terremoto. 

Sono arrivate le prime offerte ritenute dalla Regione Abruzzo congrue e di rispetto verso i dettami del bando ufficiale. 
Milioni di euro a disposizione di quegli imprenditori che hanno deciso di vendere alla Regione Abruzzo appartamenti invenduti e che siano idonei con il regime di costruzione in una zona altamente sismica. 
Tutto trasparente. http://cor.regione.abruzzo.it/index.php/news/185-avviso-pubblico-di-manifestazione-di-interesse-per-l-acquisto-di-unita-immobiliari-per-l-emergenza-abitativa-pubblicata-la-graduatoria

Un affare che potrebbe risollevare la realtà economica delle province de L'Aquila, Pescara e di Teramo.
Diciotto comuni coinvolti e molti facilitatori e mediatori in azione per cercare di poter mettere a disposizione più appartamenti possibili.

Provincia di Teramo

Provincia dell'Aquila

Provincia di Pescara


La prima domanda che si pone dopo lo studio del bando, del regolamento e delle classifiche, si pone sull'aspetto umano e urbanistico.
L'idea era quella di non spopolare Teramo anzi, di ripopolare il capoluogo aprutino, perchè proporre comuni lontani?
Lo Stato Italiano spende oltre due milioni di euro al mese tra Autonoma sistemazione e alberghi, nel frattempo cosa si è fatto per la manutenzione straordinaria degli immobili pubblici?
Saranno stanziati quattro milioni di euro per il recupero di quattro palazzine a Colleatterrato ma dopo quindici mesi dalla scossa del 24 agosto 2016 ancora nessuno rumore di cantieri edili in azione. 
I criteri di esclusione da parte della regione Abruzzo sono molto selettivi e anche a garanzia del pubblico.
Perchè tra gli elenchi dei non ammessi, (Elenco edifici non ammessi) risulta uno stabile a Torricella Sicura che non rispetta il punto 9, ovvero, la disponibilità degli alloggi oltre i termini previsti?
Ricordiamo che devono essere pronti tre mesi dopo la stipula del contratto.
Perchè tra gli elenchi degli ammessi, risultano per ora, gli appartamenti di imprese edili che ancora non sono stati costruiti (Teramo Città) e addirittura, in Provincia, di appartamenti che non hanno ancora da parte del comune di appartenenza il permesso per costruire?

Indagheremo...e non finisce qui...

I dubbi fanno muovere gli investigatori e le procure.
Le domande si ripetono e convincono su altre situazioni parallele. 

Perchè ad alcune ditte le offerte sono state ritenute congrue nonostante l'assenza del permesso per costruire e ad altre, invece, che stanno per ultimare gli appartamenti sono state rifiutate?
Esiste una speculazione in raffronto e confronto dei prezzi di mercato?
Che ruolo hanno i facilitatori o il facilitatore della regione Abruzzo?
Esistono infiltrazioni camorristiche o di altra associazione mafiosa?
Verranno controllate attentamente tutte le imprese edili attraverso lo storico aziendale e altri movimenti bancari e associativi.
Normale attività per la Procura anti mafia.
Una sicurezza per il territorio abruzzese e in modo particolare per quello teramano. 

12 Dicembre 2017

I giorni dopo i nostri articoli le imprese edile  che hanno avuto esito positivo alle loro offerte senza avere neanche il permesso per costruire, si sono affrettate a bere dal sacro Graal.

Gli uffici tecnici comunali, sollecitati da un'improvvisa mole di lavoro hanno eseguito perfettamente il compito.
Nel frattempo, una famiglia è in festa per aver avuto la possibilità di vedere accettata più di un'offerta.
Scriveremo di una storia a puntate tra tante regioni. Tra la Campania e l'Abruzzo. Tra suoceri e generi. Allacci e intrecci. Siamo felici di leggere di una società napoletana. Il terremoto ha bisogno di più risorse possibili e di molte altre attenzioni. 
Vi racconteremo tutto.
Senza paura. Siamo a Teramo e non succede mai niente. 

...e non finisce qui...

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E la Procura di Teramo?