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Video-Teramo. Inaugurato il monumento in memoria degli Alpini nella battaglia di Selenyj Jar...

di Giancarlo Falconi
7 minuti

La Storia.
https://www.youtube.com/watch?v=omgFSZlDkBE

 

 Il Battaglione L’Aquila in Russia, dopo la distruzione da parte di soverchianti forze russe, di alcune divisioni italiane, la Cosseria e la Ravenna, e di una tedesca, schierate a sud del C.A. Alpino, fu mandato in fretta e furia a chiudere la falla, che avrebbe avuto effetti disastrosi  per tutto il C.A. Alpino e fu schierato nei pressi del quadrivio di Selenyj Jar. Se i Russi se ne fossero impadroniti, avrebbero potuto facilmente dilagare su Rossosch, città sede del comando del C.A. Alpino, e prendere alla spalle tutto lo schieramento alpino sul Don.

     Per la conquista del quadrivio, dal 20 al 30 dicembre 1942, divampò una battaglia di inaudita violenza, che passò alla storia col nome di Battaglia di Natale, ma che i nostri pochi reduci chiamarono “Battaglia del quadrivio maledetto”. Il battaglione L’Aquila, col solo aiuto del Monte Cervino, seppe fermare gli attaccanti. (... e se qualcuno ti lascia il passaggio, noi altri alpini fermarti saprem).  Gli alpini abruzzesi, a costo di spaventose perdite, continuarono a difenderlo con i pochi resti del Monte Cervino e poi insieme con i battaglioni Vicenza e Val Cismon fino al 16 gennaio 1943, quando arrivò l’ordine di ritirarsi.“Il quadrivio maledetto”, senza che gli attaccanti fossero riusciti a conquistarlo stabilmente, fu abbandonato insieme con le spoglie di tanti Eroi, che erano morti per difenderlo. 

 Il Quadrivio diSelenyj Jar

 SELENYJ JAR, un misero incrocio di piste nella steppa, un palo con quattro tabelle, che indicavano le direzioni di Komaroff, Krinintschnaja, Deserowatka e Ivanowka.
   Tutti gli alpini dell’Aquila hanno visto il segnacolo del quadrivio in mezzo alla steppa.

Un pittore lo ha rappresentato insieme con tante croci, un cimitero di guerra. Il cimitero degli Alpini che là caddero. Il cimitero dell' Aquila. In esso sono sepolte anche le medaglie d'oro Ugo Piccinini, e Vittorio Heusch del Btg. "Vicenza",Enrico RebeggianiGino Campomizzi e quasi sicuramente anche Giuseppe Mazzocca del Btg. "l'Aquila"

    Gli oltre milleseicento alpini abruzzesi “... che avevano lasciato i loro monti con ben scarse cognizioni d’ogni genere ma portavano entro di sé ben chiara e precisa la volontà di fare fino in fondo il loro dovere di soldati e di uomini … cominciarono la ritirata in circa trecento, gli altri erano rimasti tutti feriti o morti o dispersi durante il mese precedente, di fronte al quadrivio di Selenyj Jar.

Gino Campomizzi      quota 204,153,205 Ivanowka
Enrico Rebeggiani     quota 204, 6 Ivanowka
Giuseppe Mazzocca   quota 204 Ivanowka

Giuseppe Baldassarre cl. 1913 : “Port’arma della squadra mortai, in una riuscita azione di contrattacco si distingueva per calma e sprezzo del pericolo. Ferito, manteneva il proprio posto di combattimento, dimostrando alto senso del dovere.” Fronte russo, quota 204 Ivanowka. Archivio del Gruppo Alpini di Crognaleto.
Giovanni Urbani  cl. 1915 . Esploratore. Disperso  il  22.12.1942 nei combattimenti a quota 204 Ivanowka. Archivio del Gruppo  Alpini di Crognaleto

Ten. Lorenzo Brosadola: Caduto. M.O. alla Memoria . Selenyj Jar 16 gennaio 1943 (Mario Salvitti, Alpini verso l'Aurora). Gruppo di Terni
Serg. Amedeo De Nardis: Ivanowka. 20.12.1942 (Mario Salvitti, Alpini verso l'Aurora). Gruppo di Pescocostanzo.
Antonio Scarnecchia Cl.1921:  Decorato MBVM. "Caporale mortaista, accortosi che la propria squadra era minacciata da una pattuglia nemica infiltratasi, da solo, di iniziativa, si lanciava contro l'avversario e, benchè ferito, a colpi di bombe a mano metteva in fuga il nemico." Ivanowka - Staff Selenyj Jar, 24.12.1942 (Mario Salvitti, Alpini verso l'Aurora). Gruppo di Barrea.
Zopito Schioppa : Caduto. Selenyj Jar 24 dicembre 1942. (Mario Salvitti, Alpini verso l'Aurora). Gruppo di Basciano.
Berardino Della Noce: Medaglia d'Argento alla memoria. Fronte russo, quota 204 Ivanowka. 22 dicembre 1942. (Mario Salvitti, Alpini verso l'Aurora) Gruppo di Penna S.A..
Domenico Ricci :Decorato  MBVM alla memoria. Fronte russo, quota 153 Ivanowka. 24.12.1942. (Mario Salvitti, Alpini verso l'Aurora). Gruppo di Penna S.A..
Nestore Marco Coletta Cl. 1921: Ivanowka 22-24 dic. 42. Caduto. Il Sottotenente Giuseppe Prisco. M. Di Giangregorio. 152
Giuseppe Carrozzi cl.1916 Krinintschnaia croce al valore. Il Sottotenente Giuseppe Prisco. M. Di Giangregorio. 180
Mario Giacinti cl.1921: Ivanowka decorato MBVM. Il Sottotenente Giuseppe Prisco. M. Di Giangregorio. 192
Nicola Di Matteo cl 1921: decorato MBVM. Ivanowka 23 dic. 42. Il Sottotenente Giuseppe Prisco M. Di Giangregorio. 318
Augusto Schiappa : Ferito gravemente il 22.12.1942 a quota 204 (Ivanowka) Il Sottotenente Giuseppe Prisco. M. Di Giangregorio. pag 251
Ten. Antonio Melchiorre: caduto. MAVM e MBVM alla Memoria. quota 204 - Ivanowka, 26 dicembre 1942. Antonio Procacci, Abruzzo terra di alpini, pag 92 . ed. 1989   

Il giorno 22 (dic. 42) riprendendo l'insanguinata  quota 204, 6 (Ivanowka) trovammo i cadaveri del tenente Rebeggiani e di tre alpini. I corpi dell'ufficiale e dei soldati erano stati colpiti da decine e decine di pugnalate. Avevano ancora i pugnali addosso. ( Il Sottotenente Giuseppe Prisco. M. Di Giangregorio.  pag.202)

Selenyj Jar: luogo di riposo eterno e testimone di tanti scontri, dell’eroismo, delle sofferenze e del dovere compiuto degli alpini abruzzesi e vicentini.

Selenyj Jar: simbolo del sacrificio e del dovere compiuto da tutti gli alpini della Julia che nei dintorni del quadrivio si immolarono meritando di essere citati nel bollettino del comando supremo tedesco, questo sì vero: "Nei combattimenti difensivi, nella grande ansa del Don, si è particolarmente distinta la Divisione alpina italiana Julia".  Bollettino della Wehrmacht del 29 dicembre 1942.
 

Il Battaglione L’Aquila era costituito da anziani richiamati fino alle classi 1910 e soprattutto da ragazzi delle classi 1921 e 1922, il fiore dell’Abruzzo montano. La sua Forza alla partenza per la Russia nel mese di agosto 1942 era di 52 ufficiali, 52 sottufficiali, 1650 alpini e 360 muli. I rimpatriati nel marzo 1943: tre ufficiali, 159 alpini e 12 muli.

 … Innumerevoli gomitoli grigio-verdi rannicchiati ed infissi nella neve, eravamo una unica linea presso il Don - ma pochi, per la bianca vastità di Jvanowka, Galubaja Krinitza, Novo-Kalitwa: molti soltanto a Selenyj Jar, al piccolo cimitero nato dal sangue degli Alpini dell'Aquila.

 Fonte Alpini Crognaleto

Sezione Alpini Teramo.

Nel 90esimo anniversario della Fondazione della Sezione Abruzzi GRuppo di TEramo, un monumento alla Battaglia di  Selenyj Jar per non dimenticare il valore e il coraggio.
La Città di Teramo non dimentica. Gli Alpini di Teramo non dimenticano. IL cuore è memoria. 

IL video https://www.youtube.com/watch?v=omgFSZlDkBE

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Commenti

BRAVI
OONORE AGLI ALPINI TERAMANI E ABRUZZESI .
7/92 BATTAGLIONE JULIA

Il fratello di mia madre alpino del battaglione L'Aquila DI BERARDINO TEODOLFO classe 1922 non è mai tornato, morto i Russia. Mia nonna conservava le lettere azzurre che il figlio gli aveva spedito.