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Montorio al Vomano. Il Prof. Di Salvatore spiega al Sindaco Altitonante l'illegittimità del suo provvedimento...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Enzo Di Salvatore è Professore associato di Diritto costituzionale presso Università degli Studi di Teramo.
Il nostro consiglio a Fabio Altitonante, sindaco di Montorio al Vomano?
Leggere il suo intervento. 

La vicenda relativa alla gratuità del servizio di trasporto scolastico - che il Comune di Montorio al Vomano ha riservato ai soli cittadini italiani e dell’Unione europea - sta divenendo surreale. I quotidiani locali intervistano i cittadini del Comune di Montorio chiedendo loro se siano d’accordo o no con la decisione assunta. Qui non si tratta di essere d’accordo, giacché non è in questione la libera opportunità di stabilire qualcosa: stiamo parlando della legittimità della misura; e non è così complicato capire che essa sia palesemente illegittima. Provo a spiegarne il perché. Come si evince dall’avviso pubblico, il servizio di trasporto gratuito è riservato ai soli residenti a condizione che:

1) i loro figli frequentino una scuola del Comune di Montorio;
2) i residenti siano in regola con il pagamento dei tributi;

3) i residenti siano cittadini italiani o europei. Questo vuol dire che essere poveri o essere ricchi non conta nulla: se si è cittadini italiani o di un altro Stato membro dell’Unione si ha automaticamente diritto al trasporto gratuito. La situazione, invece, è diversa per i figli di coloro che risiedano nel Comune di Montorio e che non siano né cittadini italiani né cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea. In questo caso, essi pagano il servizio a prescindere, anche se il costo del servizio è commisurato al reddito che si ha. Come si vede, il discrimine tra chi è tenuto a pagare il servizio e chi no non è dato dalla situazione economica del residente che comunque paga le tasse, ma da un unico assorbente criterio: essere cittadini o no. E questo contrasta con la direttiva 2011/98/UE, che stabilisce che tutti i cittadini di Paesi terzi che soggiornano e lavorano regolarmente negli Stati membri hanno diritto alla parità di trattamento con i cittadini dello Stato membro ospitante anche in relazione alle prestazioni familiari, che il successivo regolamento n. 883/2004/UE così definisce: “tutte le prestazioni in natura o in denaro destinate a compensare i carichi familiari”.

Che sia così resta provato dalla giurisprudenza della Corte di giustizia e, in particolar modo, dalla sentenza adottata nel settembre 2021 in un caso che riguardava l’Italia. In quell’occasione - sollecitata a pronunciarsi dalla nostra Corte costituzionale - la Corte di giustizia ha chiaramente precisato che l’Unione europea riconosce a tutti coloro che si trovino sul suo territorio il diritto “alle prestazioni di sicurezza sociale e ai benefici sociali” e che gli Stati membri debbono agire garantendo tali prestazioni. Per il diritto dell’Unione europea possono contare solo i criteri oggettivi (per esempio, la diversa situazione economica), ma non anche “altre circostanze personali”. Per questa ragione la decisione assunta dal Comune di Montorio è discriminatoria.

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Commenti

Discriminiamo equamente così nessuno si arrabbia... Un po' gli italiani, un po' gli altri.

Un provvedimento simile agli altri partoriti dalla lega in alcuni comuni del nord, poi abortiti per incostituzionalità. L'idea di non tener conto del reddito per concedere la gratuità del servizio ricalca la flat tax a favore di ricchi e benestanti, annunciata dal prossimo governo delle destre e finanziata con l'abolizione del reddito di
cittadinanza destinato ai poveri.
Meloni, Salvini e Berlusconi ringraziano Enrico Letta e gli altri dirigenti democristiani o democristianizzati del Pd, che rompendo l'alleanza elettorale con il M5s per questioni di
lana caprina, regalerà alla destra quasi tutti i collegi uninominali e il governo del paese.

Per carità il Sig. Altitonante non è razzista........potremmo definirlo "Diversista"???????????

Il buon senso,
il senso comune
e la lectio magistralis del Professor Di Salvatore
Eccezionalmente parlano la stessa lingua........eccezion fatta per il solito minimo fisiologico dissenso!
Ed io tra di voi
Aznavour

Ma se uno è povero come vi viene in mente che potrebbe pagare il pullmino.....

Vediamo se ci saranno ricorsi e se il parere dell'illustre costituzionalista sia fondato. Io ho parecchi dubbi, credo che ci siano linee guida a cui il comune si sia attenuto

Ottimo