Gran Sasso, Laboratori e altri enti non rispondono agli accessi agli atti. Richieste su rischio sismico e procedimenti edilizi ed ambientali non ottengono, per ora, risposta nei termini stabiliti dalla legge. Invece i VVF rimandano alle riunioni della CTR 16 gennaio e al 25 gennaio la valutazione sull'accesso agli atti avanzato a fine novembre sul Rapporto di sicurezza come Impianto a Rischio Incidente Rilevante. Esiste un rapporto vigente (cioè approvato nei modi di legge)? La Mobilitazione rinnova l'appello alla trasparenza e alla pubblicazione di tutti gli atti sui siti WEB. I Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso e diversi altri enti non stanno rispondendo alle richieste di accesso agli atti su materie fondamentali per la sicurezza e la tutela dell'acquifero del Gran Sasso. Ricordiamo che i termini di legge per la risposta sono 30 giorni e che con il cosiddetto FOIA (D.lgs.33/2013) solo in pochissimi e ben delimitati casi si può limitare l'accesso agli atti. La Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus, che fa parte della Mobilitazione per l'Acqua del Gran Sasso, ha avanzato con PEC ai Laboratori una richiesta di accesso lo scorso 6 dicembre per documenti attinenti temi di enorme rilevanza come il rischio sismico (ricordiamo che nei laboratori passa una faglia). Aveva anche richiesto gli ulteriori documenti sulla sicurezza di SOX, oltre a quelli da noi resi noti grazie ad un accesso ai Ministeri, rapporti della cui esistenza aveva parlato il responsabile dell'esperimento in una trasmissione televisiva (alla fine del comunicato l'elenco dettagliato della documentazione richiesta). Dalla domanda sono passati 36 giorni. Inoltre ai comuni di Isola del Gran Sasso e di L'Aquila nonché al Parco del Gran Sasso, l'11 dicembre è stata richiesta documentazione attinente: a)l'avvenuto espletamento della Valutazione di Incidenza Ambientale per una serie di esperimenti in corso sulla base di quanto previsto dal D.P.R.357/1997 e ss.mm.ii; b)la microzonazione sismica dei laboratori (richiesta avanzata solo ai due comuni); c)i permessi/nulla osta/autorizzazioni di carattere edilizio per una serie di manufatti connessi agli esperimenti (ci sono strutture di più piani). Il termine per la risposta era ieri ed è trascorso senza esito. Infine sta andando avanti con enorme difficoltà l'accesso agli atti avviato a novembre presso il Comando Regionale dei VVF sul Rapporto di Sicurezza, uno dei due documenti centrali per la gestione di un Impianto a Rischio di Incidente Rilevante. L'altro, il Piano di Emergenza Esterno, come sappiamo, era stato varato come provvisorio nel 2008 ed è incredibilmente scaduto nel 2011 (doveva essere aggiornato per legge ogni 3 anni). Il Rapporto di Sicurezza analizza tutti gli scenari di rischio soprattutto per la prevenzione degli incidenti. Una volta depositato dai LNGS, deve essere vagliato e validato dalla CTR regionale sulla base di quanto previsto dal D.lgs.105/2015 sugli Impianti a Rischio di Incidente. Oltre al rapporto abbiamo chiesto la delibera o il verbale di approvazione del Rapporto vigente. Esiste? Dopo un duro scambio di lettere, a termini ormai scaduti, ora ci hanno detto che la CTR regionale il 16 e il 25 gennaio esaminerà la domanda della SOA ed eventuali richieste di omissis sul testo del rapporto da parte dei Laboratori. Facciamo notare che, nel frattempo, potevano darci il documento di approvazione (delibera o verbale), se esiste (altrimenti avrebbero dovuto scrivere semplicemente che non esiste), rispettando i termini di legge per poi rimandare ad un approfondimento magari più laborioso l'accesso sul Rapporto di Sicurezza, dove si deve eventualmente decidere se prevale l'interesse dei 700.000 cittadini ad avere il Rapporto di Sicurezza completo oppure l'eventuale richiesta dei Laboratori di introdurre omissis. Auspichiamo che tutti i documenti siano velocemente resi pubblici senza questi problemi evitando ricorsi dispendiosi per tutti. Anzi, rinnoviamo la richiesta agli enti di pubblicare sul proprio sito WEB tutta la documentazione in loro possesso quanto prima nella massima collaborazione tra cittadini, enti ed istituzioni. MOBILITAZIONE PER L'ACQUA DEL GRAN SASSO
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Basta una denuncia alla procura della Repubblica (per omissione di atti di ufficio COLPOSA) e per conoscenza basta mandarla ai signori "senatori e deputati" della 4 Province Abruzzesi affinché smuovano le acque per far applicare la legge, visto che sono stipendiati da noi ed eletti dagli Abruzzesi......
Questo se volete fare sul serio le cose, se poi volete solo scrivere articoli senza rompere veramente i coglioni a chi non vi risponde.... é un discorso differente.
Intanto i laboratori vanno chiusi poi si vedrà