Salta al contenuto principale
|

Brucchi & Gatti: Tra il notaio e un governo di unità comunale

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Grandi manovre. Nel frattempo Teramo lentamente muore. Ricapitoliamo. In un Paese normale quando la tua maggioranza relativa, la stessa che ti ha sempre sostenuto, che ha sempre condiviso, che ha sempre votato, insomma, che ha sempre governato, decide di tornare al voto, di sfiduciarti, un sindaco qualsiasi, in ogni parte del mondo, anche in quelle zone dove non sussistono i principi di democrazia, si sarebbe dimesso. Siamo a Teramo, dove è nata la moderna psichiatria e tutto, diviene un elogio alla follia .Inutile ricordare le crisi, gli abbandoni, le dimissioni, tra l'otto Giugno del 2014 ( con il famoso buffoni) e il 4 rimpasto del novembre 2014, giusto?  Due soluzioni nel prossimo orizzonte. Un governo di unità comunale con l'entrata in Giunta di consiglieri dell'opposizione per frenare l'emorragia di Futuro In o il notaio. Diversi incontri paralleli. Nel mirino dei franchi tiratori, il sindaco, Maurizio Brucchi che cadrebbe di colpo ferito da una carta bolla e Paolo Gatti, che per la prima volta nella sua strategica carriera politica, subirebbe uno scacco matto. Che succederà? Pare che un notaio sia stato prenotato per un affare urgente. Ecco sarebbe la fine meno dignitosa non per l'immagine del sindaco Brucchi ma per Teramo. Sono mesi che poniamo di fronte la questione morale, etica e visto che la parola dignità, infastidisce il Primo Cittadino, scriveremo onorabilità, decenza, amor proprio. A voi la scelta.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Brucchi, vattene.
DIGNITÀ DIGNITÀ DIGNITÀ

Tra gatti e Serpenti a Teramo la politica è una fiera di .............. anaffettivi traditori.
Diciamo che hanno la propensione ad attaccare ....... Chiodi.

Ma infatti i citadini hanno la memoria corta. Ora tutti addosso a Gatti ma non si ricordano quando Di Sabtino, Micheli, Sbraccia etc etc fecero tutto il casino dopo pochi giorni. Sbraccia che si sentiva scippato dell'assessorato conquistato per numeri di voti, poi finito a Marco Tancredi se non erro.
Tutti a puntare il dito contro Gatti che invece è veramente l'unico che poteva staccare la spina.

Sentire il PD alzare i toni quando, per loro incapacità, hanno preso il 16% contro Brucchi, fa realamente sorridere.

Un governo-tecnico programmatico su pochi punti ma focali x la città non mi dispiacerebbe..anzi lo auspico.
Del commissario cosa ce ne faremmo.....

D'accordo con Paolo D'Ascenzo Nobile: un governo tecnico scevro da pressioni clientelari, ammesso e non concesso che si riesca a reperire chi ne faccia parte. In fondo stiamo parlando dell'amministrazione di una piccola citta' da realizzare su un programma gia' presentato dalla maggioranza al momento dell'insediamento, non realizzato per beghe interne ed esterne di una massa di incapaci ed arroganti.

Praticamente un governo di facciata......tanto pe campà

Grande felino