Lo sapevate che dal 2005, il laccio d'Amore è patrimonio indisponibile della Regione Abruzzo?
Lo sapevate che il video del Laccio d'Amore durante il concerto di Jovanotti a MOntesilvano è stato il più cliccato?
Noi abbiamo un ricordo splendido dei ragazzi del Laccio D'Amore durante i festeggiamenti per il progetto di Pinocchio Baadaye quando si sono esibiti a Firenze e Roma.
Una taranta d'amore fu definita da un giornalista pugliese, il realtà il laccio d'amore è un rito propiziatorio che affonda le proprie radici nella preistoria.https://www.youtube.com/watch?v=SqcWEgQp__w&feature=youtu.be
Buona lettura d'orgoglio abruzzese e teramano.
Il Gruppo folkloristico Laccio d’Amore di Penna Sant’Andrea nasce agli inizi del secolo scorso. E’ da sempre molto attivo nella conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio folkloristico abruzzese e teramano in particolare, oltre che della omonima danza.
La danza del Laccio d’amore affonda le sua radici nella preistoria essendo, secondo gli studi più attendibili, l’ultimo residuo di una più vasta liturgia di riti agresti di venerazione delle divinità arboree e di propiziazione della fecondità.
A Penna Sant’Andrea il ballo del laccio è rimasto radicato sino ad oggi assumendo la connotazione di danza tipica delle feste e di ballo propiziatorio dei matrimoni, in occasione dei quali è tradizione ancora oggi trarre presagio per il futuro della coppia dalla riuscita dell’intreccio e del disintreccio dei nastri. Una tradizione tanto longeva richiede impegno e costanza non solo nei membri del gruppo, ma in tutti i cittadini del comune, che si pongono quali custodi di una cultura centenaria. Nelle famiglie la danza viene infatti tramandata da padre in figlio, in modo da avere sempre nuovi ballerini, mano a mano che il ricambio generazionale, renderà necessaria l’entrata di “giovani” danzatori.
Il Laccio d’amore si suddivide in una serie di danze, tutte accompagnate dal suono di strumenti musicali tradizionali ed in particolare del ddu botte, tipico organetto abruzzese diatonico, le quali rappresentano la vicenda amorosa della coppia dal corteggiamento al matrimonio.
Sin dalla sua fondazione fu chiamato innumerevoli volte a rappresentare il folklore abruzzese in manifestazioni e ricorrenze a carattere nazionale: a Roma nel 1929 per il matrimonio del principe Umberto di Savoia e nel 1938 per la visita ufficiale di Hitler nella capitale; a Napoli per il festival Piedigrotta; ad Agrigento per il Festival del Mandorlo in fiore (primo premio assoluto nel 1955); a Nizza per il Festival folkloristico internazionale (primo premio per il miglior gruppo straniero). Dalla metà degli anni Settanta il Laccio d’Amore si è affermato come uno dei più importanti gruppi folkloristici italiani, partecipando alla principali rassegne folkloristiche in Italia e all’estero (Europeade di Vienna, Martigny, Rennes, Schwalmstadt; rassegne folk in Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Belgio, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Ungheria, Repubblica Ceca, Croazia, Romania, Polonia, ecc…), rappresentando l’Abruzzo in manifestazioni di altissimo livello (L’inaugurazione del Mondiali di atletica di Roma 1987, Klondyke day’s di Edmonton in Canada, fiera del turismo a Bristol e Southtempton, ecc…). Ricordiamo inoltre, il primo premio al Festival del Leròn (2011) in Croazia e l’apertura del 49° Europeade a Padova (2012).
Nel 2005, la Regione Abruzzo, su richiesta di Cesare Baiocco, vista la documentazione che attestava la presenza plurisecolare del Laccio d’Amore a Penna Sant’Andrea, emanava una legge regionale che, da allora, riconosce il Laccio d’Amore patrimonio indisponibile della Regione Abruzzo.
Ogni anno, la prima domenica di agosto, l’Associazione Laccio d’Amore, organizza a Penna Sant’Andrea, l’Incontro di Folclore Internazionale, quest’anno alla 40° edizione, con la partecipazione dei migliori gruppi folk italiani e stranieri.
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