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Il corrosivo: I creativi “de noantri”

di Elso Simone Serpentini
6 minuti

Vengono chiamati creativi e amano anche loro chiamarsi così.
In teoria dovrebbero creare e molti lo fanno, grazie alla loro fantasia, alla loro immaginazione, alla loro… creatività appunto. Ma i creativi di casa nostra, i creativi “de noantri”, di creativo devono aver ben poco se, quando devono rappresentare e pubblicizzare graficamente un evento, incappano così spesso in infortuni professionali clamorosi e in gaffes tanto sorprendenti da lasciar sospettare che anche di sale in zucca ne abbiano poco. Alcuni casi sono davvero da manuale-al-contrario, su quel che non dovrebbe mai fare un creativo.fdffdff
Chi non ricorda il manifesto con raffigurata una slavina e la scritta “una valanga di opportunità”, che tanto suonava amaro dopo la tragedia di Rigopiano? Chi non ricorda i tanti manifestini reclamizzanti le varie sagre, con richiami vari a gnocchi, patate, uccelli e tutta l’attrezzatura dei canti goliardici alla “Ifigonia in Culide?”. Più recentemente ha fatto scandalo il prodotto artistico del creativo che ha inteso reclamizzare la sagra della porchetta di Campli con un panino falloforme e un rimando a come si dovrebbe sempre guardare una donna. La connotazione sessista non è sfuggita e non poteva sfuggire. Non voglio unirmi al coro di quanti sono sempre pronti a gridare al sessimo in nome di un femminismo di facciata e certamente esagerato, quindi non grido allo scandalo in nome di questa bandiera “ottomarzista”.

No.
Io intendo solo sottolineare quanto fosse stupido quel prodotto artistico e quanto poco creativo il creativo che lo ha creato. Non so se sia stato pagato per il suo lavoro, se lo abbia fatto gratis, se sia un professionista, se un amatore, se un dilettante, certamente si è dimostrato uno sprovveduto e ha mostrato molta stupidità. Il buon gusto non gli appartiene.
La goliardia sta bene nelle cose goliardiche, lo scherzo e il doppio e anche triplo senso stanno bene nella satira, il boccaccesco sta bene nelle commedie da ridere e lo scollacciato nei film di genere, la trivialità sta bene negli angiporti. Non bisogna mai mescolare tra loro le tipicità, non bisogna mai presentarsi in smoking ad una festa in spiaggia, non in costume da bagno ad un matrimonio di gala. È che in certi personaggi ai quali andrebbero tolte di mano le penne e dalle tastiere le mani non solo non hanno buon gusto e mescolano i generi, ma hanno perso del tutto il decoro e il senso della misura. Non hanno cervello e chi non ha cervello fa danni qualunque cosa faccia.

tyytyLa porchetta italiana di Campli meritava altro e non osceni riferimenti a sfilatini, a sguardi particolari da dare alle donne e altre amenità. Diceva Manzoni, parlando di don Abbondio, che uno il coraggio, se non ce l’ha, non se lo può dare. Vale lo stesso per la creatività. Hai voglia a crederti o farti passare per creativo, se la creatività ne l’hai; hai voglia a farti passare per un tipo brillante, se la brillantina ce l’hai solo nei capelli. Il nome del creativo che ha fatto flop sulla porchetta di Campli non lo sapremo mai, così come non abbiamo saputo il nome del creativo che lo fece sulla valanga di opportunità che poteva portare la ricostruzione, così come non abbiamo mai saputo quali eccellenti menti abbiano partorito altri mostri del genere nel campo della grafica pubblicitaria. Non abbiamo saputo nemmeno i nomi precisi dei committenti e nemmeno le referenze loro e dei loro incaricati. Sappiamo solo che in giro c’è tanta “fetenzia”, consistente soprattutto in una generalizzata incompetenza e in una ormai senza fondo e perciò sconfinata tendenza alla “indistinzione”. È a quest’ultima che si deve la quasi totale incapacità di cogliere le differenze, essenziali e sostanziali, tra l’artista e il buffone, tra il creativo e il cretino, tra il poeta e il parolaio, tra il politico e l’opportunista, tra il capace e l’incapace. L’ultima volta parlavo qui dell’imbecillità e fornivo qualche esempio. Ecco, agli esempi aggiungo anche quello di un creativo imbecille.

È un ossimoro perfetto, perché un imbecille non sarà mai creativo?
Oppure un’identità perfetta, perché un imbecille non smette mai di stupirci con la sua creatività?
La severità di questo mio giudizio non deriva, lo specificavo prima, da un desiderio di difesa della parità di genere, né dall’inorridito senso di scandalo attribuito alle signore del burraco di fronte a raffigurazioni di maialette o porchette sculettanti.

No. Figuriamoci. Non mi scandalizzo facilmente e non mi sento scandalizzato. Ma non riesco a raccogliere l’invito al sorriso che è stato fatto da qualcuno, e non colgo in quella “cretinata” né capacità di incanto né cultura della diversità. Non credo di essere privo della capacità di sorridere, ma davanti a quella grafica pubblicitaria sulla porchetta di Campli non riesco a sorridere e non colgo motivi per sorridere. Solo motivi per compatire. Non vomito sdegno, non grido allo scandalo, non invoco la pubblica gogna. No. Mi limito a dire che non applaudo e non trovo motivi per applaudire un creativo “de noantri” che di creatività ne ha mostrata poca e di poco buon gusto tanto.

PS. Se traduciamo con una battuta il capolavoro grafico in questione, una battuta per un film scollacciato di quelli che… ci siamo capiti… la battuta suonerebbe così, pronunciata da uno che guarda una donna come una porchetta (alias maialina) dentro ad un panino: “Aho… bona… me te magno…”. A pensarci bene, nemmeno la battuta fa ridere e nemmeno il film, se dentro ci fosse quella battuta.

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Commenti

Honi soit qui mal y pense.

Professore, come non darle ragione? Ormai un laptop, un programmino freeware e si sentono tutti grafici, neanche una licenza e un manuale di photoshop o illustrator.. Che poi leggere il manuale di un software o guardare un tutorial su youtube non ti fanno diventare un grafico pubblicitario. Perché lo dico? Perché uno che pubblica lavori del genere a livello grafico e di concetto non é un professionista del marketing, non é un grafico, non é un web comunicator, é "mio nipote col piccí ci fa li 'nnummere".... Peccato perché la porchetta é davvero buona...

Che amarezza!!

Sono d'accordo con lei, professore. Non c'è da gridare allo scandalo per questo capolavoro grafico. Trovo che sia piuttosto la dimostrazione di un'ignoranza senza limiti, di una volgarità anche parecchio scontata che non piace più a nessuno, donne o uomini che siano, e lo ritengo un suicidio pubblicitario. In ogni cosa che esprimiamo c'è sempre la cultura a fare la differenza e in questa vicenda sembra sia davvero assente. E poi, per chi crede di denigrare la voce di dissenso delle donne classificando quest'ultime "signore del Burraco", ricordo che le donne giocano anche a bridge, tressette e poker esattamente come gli uomini. Buona giornata professore e grazie di aver formato culturalmente generazioni di alto spessore

Finalmente un post serio...per non parlare della qualità grafica della pubblicità, testo bianco su sfondo nero...alla fine verrà fuori che è stato qualche bambino...

quello "slogan" lo ha fatto un creativo ? a me sembra una cretinata.

Cercherei il problema anche e soprattutto nelle committenze. Invece di segliersi il migliore sulla piazza e lasciare a lui il compito, concordando un adeguato compenso, penso che chi ha oggi in mano la ricchezza finisca per incaricare qualcuno che lo faccia risparmiare e magari accetti consigli sull'"opera" da realizzare. I risultati poi si vedono.

Non credo sia giusto sprecare tempo nel commentare una cosa del genere. Sicuramente, una simbologia inappropriata in un messaggio che difficilmente farà venire voglia di mangiare alcunché. Lo sfondo nero disorienta il fruitore, lo proietta in una dimensione oscura, incerta, rischiosa. La carta intorno al panino pone, al fruitore potenziale, seri dubbi sul contenuto dello stesso, perché stropicciata, casalinga, casereccia. Il panino, esposto in verticale, verso destra, evoca - infine - scenari primitivi nel fruitore. Complimenti.

Infatti, ciò che mi ferisce non in quanto donna, ma in quanto Persona è la totale assenza di intelligenza, di ironia e il trionfo dell'ovvietà e dello stereotipo....da camplese chiedo di perdonare questi giovani campioni ignoranti e noiosi...

Da Il CENTRO di oggi 10 Agosto 2017

«Non c’è nessun tipo di attacco alla donna», osservano il presidente della Pro loco Pierluigi Tenerelli e il segretario Simone Iampieri, «noi la paragoniamo al panino con la porchetta perché è il tesoro di Campli. Qui è come se la paragonassimo a un fiore o a un gioiello. Non vediamo sessismo, ma siamo comunque aperti al confronto. Da parte nostra è solo goliardia. E se si va in giro sul web si trovano cose molto più disgustose del nostro che è solo un post goliardico. Non volevamo offendere nessuno, per cui il post non lo cancelliamo».

Il vero tesoro di Campli sono le sue opere d'arte che quella cittadina pubblicizza da tempo in campo nazionale con grande impegno dalla loro amministrazione comunale, e che spero stigmatizzi l'infelice slogan della Pro loco.

A mio parere Trovo la sua reazione francamente spropositata rispetto al contenuto della pubblicità. A tratti anche offensiva.
Poi le quattro righe conclusive per sottolineare che lei non si scandalizza, che non vomita sdegno e che non invoca la pubblica gogna...le quattro righe dopo aver sparato a zero, che personalmente scocciano di più del resto. Se è convinto di quanto sopra scritto a che scopo poi questo abbassare i toni? Pentito di quelli precedenti? Avesse continuato la sua tirata fino alla fine, con un climax. memorabile e ironico, avrei in parte apprezzato. Il panino "falloforme" (non le suona più corretto falliforme?) l'ha infastidita non poco, opinione che non condivido ma che comunque rispetto.
Comunque Più che falliforme meglio calzante sarebbe il gaddiano cinobalanico, visto poi il risultato grafico ottenuto...
Ma, a parte la resa, un bravo agli autori. L'obiettivo, secondo me prefisso, è stato raggiunto in pieno, ossia attirare l'attenzione e offrire ancora più visibilità alla sagra. È infatti tra le notizie più commentate, nel bene e nel male, anche su questa pagina.

Non ho mai letto una salva di commenti stupidi tutti insieme sotto un articolo. addirittura quello che si fimr aprof univ che fa l'analisi del panino con la porchetta. se è prof cisuramente lo è all'università di teramo che in comunicazioni tanti prestigiosi professionisti ha formato finora (jmi chiedo a che sera una università in comunicazione che non è capace di formare serriamente uno che sia uno in tanti anni). Riuscite a filosofessagiare sulla pubblicità chiaramente artigianale (ma come sarebbe stato possibile farla diversamente?) sagra della porchetta. costringete gli organizzatori a doversi difendere da attacchi di sessismo. come si dice in questi casi: si vede che non avete un cazzo da fare.

a Giuseppe: secondo me il fatto di attirare l'attenzione con pubblicitá trash non puó essere un argomento valido. Non si puó accettare tutto in nome dell'audience, anche se, devo ammettere che é la moda del momento.. Tutti alla ricerca dei "like", anche facendo imbecillitá e brutture. La sagra di Campli é una pietra miliare, immancabile nel panorama estivo, non ha bisogno di essere svilita da un manifestino insulso. A voler leggere il messaggio che c'é dietro, leggo approssimazione, scarsitá di risorse e superficialitá, il che mi fa pensare che la manifestazione sia altrettanto organizzata... sbaglio?

È veramente un piacere leggere gli articoli del Professor Serpentini . Le sue parole mi riempiono l'anima, scrittura impeccabile! Peccato che il mondo è pieno di "imbecilli"

"salva", "fimr" , "cisuramente", "jmi", "serriamente", "filosofessagiare"?

"jmi chiedo a che sera una università in comunicazione che non è capace di formare serriamente uno che sia uno in tanti anni"?

"Riuscite a filosofessagiare sulla pubblicità chiaramente artigianale (ma come sarebbe stato possibile farla diversamente?) sagra della porchetta"?

Inoltre, a parte in una frase, mancano molte lettere maiuscole.

Capisco la componente emotiva, con la conseguente foga, che ha mosso questo commento ma civiltà vuole che almeno un pò d'amore per la nostra lingua andrebbe considerata.

Matonn i censori di najautri..
Come mai i nostri non si sono indignati anni addietro su quel falso errore ortografico ( porche - a capo - tta)? Lo scopo oggi è raggiunto... parlatene ancora.
Condivido: il mondo è pieno di imbecilli.

Professor Serpentini,
Le chiedo se il Sindaco di Campli Quaresimale ne è a conoscenza e cosa ne pensa?
Questo genio della grafica chi è'?