Il cda della Banca Popolare di Bari ha deciso all'unanimità di chiedere il risarcimento danni alla Commissione europea per la vicenda Tercas, dopo che il Tribunale dell'Unione lo scorso marzo ha annullato il divieto di Bruxelles all'intervento del Fondo interbancario a sostegno di BPB.
Varati anche interventi sugli attivi per dare, si legge in una nota, "maggiore impulso al piano industriale di rilancio in vista della trasformazione in spa" e rafforzare gli indici di patrimonio, scesi sotto il livello di vigilanza. E vista la "perdurante incertezza" della riforma sulle popolari, in attesa della Corte Ue, la banca di Bari valuta "ipotesi alternative di modifica della configurazione societaria, da percorrere in via autonoma", assistita da "Rothschild, Gualtieri & Associati, Studio Notarile Marchetti".
BPB ha chiuso il 2018 con una perdita netta di 372 milioni a seguito delle rettifiche nette su attività finanziarie, sulla fiscalità differita attiva e l'integrale svalutazione degli avviamenti residui. (ANSA).
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372 milioni di euro di perdite.
E alla banca d'Italia va bene così?