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Acqua dal Gran Sasso, ora trasparenza...

2 minuti

Sollievo per la conclusione dell'emergenza acqua dal Gran Sasso con i nuovi prelievi del 9 maggio dopo quelli dell'8 non conformi.
Restrizioni atto dovuto in base alla legge.
Ora recuperare sulla trasparenza, enti pubblichino tutta la documentazione dei prelievi e della corrispondenza delle ultime settimane.

Avendo letto la scarna comunicazione della ASL pubblicata sul sito istituzionale abbiamo appreso con sollievo che le analisi sui nuovi prelievi effettuati ieri 9 maggio sono risultati conformi per cui l'acqua si può tornare a bere.
Evidenziamo che quelli non conformi erano i campioni dei prelievi dell'8 maggio, il giorno precedente. Bisogna sottolineare che i due parametri non conformi, odore e sapore, sono previsti come obbligatori dal D.lgs.31/2001 (e sono riportati anch'essi in tutti i referti di analisi delle acque in Italia) e se presentano irregolarità si devono prendere provvedimenti precauzionali di divieto o restrittivi come è avvenuto. Identici provvedimenti vengono presi normalmente in altre situazioni simili in attesa degli esami di laboratorio sugli altri parametri di legge.

A tal proposito non possiamo che chiedere con forza che siano immediatamente pubblicati tutti i referti in originale (non stringate e parziali tabelle word/excel riassuntive) con tutti i dati dei campioni dell'8 maggio risultati non conformi e dei giorni precedenti. Siano resi disponibili i referti delle analisi condotte sui campioni raccolti per l'intero territorio teramano e per l'aquilano. Tra l'altro non dovremmo neanche chiederlo visto che il Decreto sulla trasparenza dei dati ambientali, il D.lgs.195/2005, imporrebbe la pubblicazione come obbligo da 12 anni (!).

Sia pubblicata anche la corrispondenza tra gli enti delle ultime settimane.La credibilità del sistema, anche per evitare isterie, si basa sulla trasparenza e sull'organizzazione soprattutto se si è  pienamente consapevoli delle irregolarità strutturali presenti presso le captazioni  del Gran Sasso ampiamente note ed ammesse dagli stessi enti.

In ogni caso abbiamo inviato una PEC con richiesta di accesso agli atti sia alla ASL di L'aquila sia a quella di Teramo e ai due gestori, Gran Sasso acque e Ruzzo Reti. Auspichiamo però che sia evitata l'ennesima umiliazione delle istituzioni con lo stillicidio di uscite di documenti ufficiali da noi associazioni o dalla stampa o da privati cittadini. Anche in questo caso, come per l'acqua, la prevenzione farebbe la differenza rispetto alla credibilità degli enti.

FORUM ABRUZZESE DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA.

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