Avevamo riportato la cronaca di un famigliare di un paziente del Mazzini di Teramo che aveva accusato il reparto di Chirurgia di aver simulato uno scaricabarile per una patologia da piccola chirurgia.
Vi ricordate?
Leggete https://www.iduepunti.it/06-04-2024/prima-puntata-lo-scaricabarile-del-chirurgo-di-teramo-e-la-cortesia-e-umanita-della
La risposta dei Chirurghi teramani è stata dettagliata e precisa nei modi e nei tempi.
"La Signora accedeva al Reparto di Chirurgia Generale del P.0. di Teramo, in assenza della paziente, con una impegnativa per visita chirurgica urgente che il Curante aveva richiesto per l'anziana madre. Le veniva spiegato che il reparto di degenza non è il luogo dove si prendono gli appuntamenti per le visite e che, qualora il CUP non avesse avuto disponibilità a fornire un appuntamento ambulatoriale nel rispetto delle 72 ore previste per evadere una richiesta "urgente", avre bbe potuto portare la paziente al Pronto Soccorso ed eventualmente eseguito la valutazione chirurgica come consulenza. Dal racconto relativo alla motivazione della visita richiesta (verosimile ascesso perianale già spontaneamente drenatosi in paziente in TAO) emergeva che si trattava di una problematica proctologica, motivo per cui veniva suggerito alla Signora, se possibile, di prediligere I'assegnazione della visita presso il P.O. di Sant'Omero dove vengono generalmente riferite questo tipo di patologie.
Il giorno successivo la Signora telefonava al Reparto di Chirurgia Generale di Teramo lamentandosi del fatto che il primo posto disponibile per la visita ambulatoriale presso il P.O. di Teramo e di Sant'Omero sarebbe stato, rispettivamente, il 15 Maggio e il 17 Aprile 2024. Inoltre, riferiva che spiegando la situazione in Prohto Soccorso qualcuno le avrebbe detto che non sussisteva carattere di "urgenza da PS" suggerendole invece di informarsi presso il P.O. di Giulianova. Da questa telefonata, quindi, sarebbe emersa la disponibilità di un chirurgo di Giulianova ad una valutazione immediata."
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