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Stop per l'impianto di rifiuti liquidi a Nereto

di Giancarlo Falconi
2 minuti

 “Oggi la Conferenza dei servizi non ha accolto la richiesta della società Wash Italia. Abbiamo garantito percorsi corretti e trasparenti nel rispetto del diritto di tutti, sia dei privati che fanno istanza di aprire attività sia dei cittadini a tutela della salute e a salvaguardia dell’ambiente. Continueremo ad esercitare questo ruolo. Del resto, esistevano elementi ostativi che la commissione ha rilevato”. Lo ha detto il presidente della giunta Marco Marsilio a margine dell’ incontro sull’ impianto di trattamento di rifiuti liquidi presso la ditta “Wash Italia” che si è tenuto oggi a palazzo Silone a L’Aquila alla presenza di sindaci e associazioni. La Società Wash Italia SpA si trova nella zona Industriale del Comune di Nereto, dista 34 km da Teramo ed è costituita da un insediamento produttivo per il trattamento dei capi di abbigliamento in jeans al fine di ottenere effetti particolari sui tessuti. “La Regione – ha proseguito Marsilio - intende sostenere il rilancio economico in chiave ecologica della Val Vibrata e individuare soluzioni compatibili con il benessere fisico e psichico dei residenti. Chi ha fatto istanza potrà ovviamente controreplicare, ricorrere, ripresentare nuova documentazione e chiedere nuova istruttoria. Ma la decisione assunta oggi segna di fatto un punto in favore del comitato e dei sindaci”. All’incontro erano presenti anche l’assessore all’ambiente, Nicola Campitelli, il sottosegretario Umberto D’Annuntiis, i consiglieri regionali Emiliano Di Matteo, Marco Cipolletti e Dino Pepe, Massimo Figliola, consigliere comunale di Tortoreto Massimo di Gaetano, consigliere comunale di Nereto, Raffaele Quaglia, Comitato Uniti Per Un Futuro Pulito e Vivibile Gabriele Di Leonardo, Comitato Vibrata Bene Comune, Daniele Laurenzi, sindaco di Nereto, Anna Ciammariconi Sindaco di Torano Nuovo, rappresentanti comunali di Corropoli, Colonnella, Controguerra e Martinsicuro, i consiglieri regionali Dino Pepe e Marco Cipolletti, è un delegato del Wwf. Gli amministratori comunali e i comitati chiedevano alla Regione di adoperarsi per valutare e approfondire le conseguenze della realizzazione della piattaforma Wash Italia spa a Nereto per la depurazione di acque reflue non civili , tenendo conto del rischio esondazione del torrente Vibrata in prossimità del sito indicato per la piattaforma, di un possibile pericolo di sversamento dei liquami non depurati nel corso d’acqua, degli odori molesti e del rischio inquinamento del mare.

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