Preparatevi.
Mentre tutti i grandi politici teramani di destra, centro e sinistra, ripensano dalla loro Luce al diniego di avere un uomo nel cda del Ruzzo, dove poter cambiare e controllare i vituperati sistemi politici, tranne al Cope o al Mote, alla Te.Am o al comitato ristretto dei sindaci, dove D'Alberto non convoca riunioni da mesi, il primo sindaco del Ruzzo a impallinare il Capoluogo è ovviamente, Jwan Costantini da Giulianova.
Povera Teramo.
Buona Lettura.
“Il Consiglio d’Amministrazione uscente del Ruzzo sta lavorando molto bene e merita largamente una conferma da parte dei Sindaci – commenta il Sindaco Costantini – sono molto dispiaciuto per le posizioni, reiterate e pregiudiziali, di stampo esclusivamente politico, espresse dal Sindaco di Teramo, che tra l’altro non mi sembrano rispettose del ruolo e dell’autonomia dei Sindaci soci. Invero, grazie al Presidente Cognitti e ai dottori Grotta e Forlini è in atto un’importante opera di risanamento dell’Ente, senza far venire meno la vicinanza a tutti i Comuni soci. Voglio anche aggiungere che proprio grazie a questo Cda i debiti dell’acquedotto, compresi quelli verso i Comuni di Teramo e Giulianova, dopo anni di vane richieste, sono in liquidazione rateizzata. Lo stesso vale per tanti altri Comuni e per tante imprese”.
“Non sarei voluto intervenire ma è davvero inaccettabile l’atteggiamento del collega teramano che persevera – conclude il primo cittadino - nel porre il capoluogo in una posizione incomprensibile e marginale. Devo infine aggiungere che dovrebbe dedicare invece maggior cura al suo ruolo di coordinamento dei Comitato ristretto dei Sindaci della Asl, in quanto non convoca riunioni da almeno 6 mesi ed ha lasciato inascoltata la richiesta di Giulianova, formulata già tre volte, di tornare a far parte del comitato, così come accade per tutti i Sindaci dei presidi ospedalieri. Inoltre auspichiamo che D’Alberto si dedichi di più alla sanità, cercando da dare al Sindaco e all’ospedale di Giulianova il ruolo che meritano”.
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