Nel 2023, il 7,6% della popolazione ha dovuto rinunciare alle cure mediche a causa di problemi economici, liste d’attesa o difficoltà di accesso, in aumento rispetto al 7,0% dell’anno precedente. Questo incremento corrisponde a 372.000 persone in più, portando il totale a circa 4,5 milioni di cittadini. L’aumento – in base a quanto sostenuto dall’Istat – è dovuto principalmente alle liste d’attesa troppo lunghe: nel 2019, prima della pandemia, poco più di 1,5 milioni di italiani hanno rinunciato alle cure per questo motivo, mentre nel 2023 questo numero è quasi raddoppiato, arrivando a 2,7 milioni di cittadini. Questo fenomeno è attribuibile sia agli effetti diretti e indiretti della pandemia, come il recupero delle prestazioni rinviate per il Covid-19, sia alle difficoltà nella riorganizzazione dell’assistenza sanitaria, aggravate dalla mancanza di risorse professionali adeguate a soddisfare l’aumento della domanda. ( Fonte )
Il decreto n. 73 del 7 giugno 2024, si concentra su tre aree principali per migliorare il sistema:
- Raccolta di informazioni:
Si punta a raccogliere dati più dettagliati e coerenti, per avere un quadro chiaro delle esperienze dei cittadini rispetto ai servizi offerti. Questo consentirà di confrontare meglio le percezioni degli utenti con le statistiche ufficiali, che spesso non rispecchiano la realtà vissuta da molti. - Organizzazione del servizio:
- Rafforzamento dei Centri Unici di Prenotazione (CUP), che coordinano le prenotazioni per le visite mediche e altre prestazioni sanitarie.
- Estensione degli orari di apertura, per aumentare la disponibilità delle prestazioni e ridurre i tempi di attesa.
- Maggiore utilizzo delle prestazioni in regime di intramoenia (ossia le attività svolte dai medici negli ospedali pubblici, ma al di fuori del loro orario di lavoro ordinario), per ampliare l'offerta dei servizi ai cittadini.
- Risorse di personale:
- Introduzione di misure per allentare i limiti di spesa attualmente previsti, consentendo così di assumere più personale o migliorare le condizioni lavorative di quello esistente.
- Previsione di incentivi economici per il personale sanitario già in servizio, con l’obiettivo di aumentare la motivazione e migliorare le prestazioni.
Queste azioni mirano a rendere il sistema sanitario più efficiente, accessibile e in grado di rispondere meglio alle esigenze dei cittadini.
Il 2025 sarà l'anno della riduzione delle liste di attesa?
Ci saranno le risorse aggiuntive per l'abbattimento delle liste di attesa? Leggere che per una ecografia articolare a Teramo i tempi di attesa superano i due anni e
tre mesi e l'esame di una persona è stato prenotato per Marzo 2027 non è degno di un Paese Civile. Siamo un Paese Civile dove chi non ha la possibilità economica deve rinunciare alla prevenzione e alla cura? La giustificazione che l'Asl non è stata in grado di prenotare per la classe di priorità prevista è una vera e propria sconfitta dove la differenza economica è direttamente proporzionale all'accesso verso la giusta cura.
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