Troppo facile andare a mangiare da Zunica a Civitella.
Troppo facile degustare un uovo Bio senza frittata con quel peperone che non si rinfaccia ma che si affaccia nella sala degustazione dei vini.
Il piano superiore di una politica e di un locale che racconta di un Luciano D'Alfonso tra il serio e il faceto.
L'aceto non era gradito mentre Dino Pepe, Cristina Di Pietro e gran parte della Giunta di Civitella, ascoltavano le ultime mosse di Eta Beta.
Legnini è l'eta Beta battezzato da Luciano D'Alfonso ( io chiederei la smentita) mentre il modesto blogger ricorda gli anni in cui i due, non si amavano ma si sopportavano.
Cosa è cambiato?
Secondo noi, nulla.
La politica non riesce a cancellare ogni forma umana di rancore, antipatia, sopportazione in nome dell'ego di scorta e del giusto potere.
Li sospende nel tempo determinato.
Parte da Civitella del Tronto la campagna elettorale di Giovanni Legnini, battezzata da quella cucina che delizia il sapere di sapori sapidi da sapienza e credenza e gli odori di parole, storie, programmi, umanità, di indulgenze senza le diligenze retoriche.
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Ma anche fosse Legnini, chi li vota?
Prenderà una ...legnata.
Avanti il prossimo.
Se così' sarà',faccio un grosso in bocca al lupo al Dott.Legnini,pur nutrendo grossi dubbi non sulle sue notevoli doti umane e capacità' ma,sulla scarsissima possibilità' che il PD,nonostante la qualificata candidature del Dott.Legnini,possa prendere i voti necessari ............